Due giovani di 18 e 23 anni si sono consegnati ai carabinieri confessando di essere stati loro a sparare contro Pasquale Nappo, il diciottenne ucciso nella notte tra sabato e domenica in piazza Pace, a Boscoreale, nel Napoletano. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, a esplodere i colpi di pistola – uno dei quali risultato fatale – sarebbe stato il coetaneo della vittima. I due, in sella a uno scooter, avrebbero agito rapidamente per poi darsi alla fuga.
Nei loro confronti la Procura di Torre Annunziata ha emesso un provvedimento di fermo. Le indagini sono condotte dal nucleo investigativo dei carabinieri di Torre Annunziata, coordinate dalla Procura e successivamente dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli.
Nappo, incensurato e operaio, è stato colpito all’ascella da un proiettile esploso ad altezza d’uomo mentre si trovava con alcuni amici in piazza. Soccorso, è deceduto poco dopo l’arrivo all’ospedale di Castellammare di Stabia.
Secondo gli investigatori, l’omicidio potrebbe essere maturato in un contesto legato agli ambienti dello spaccio di droga della zona, e Nappo sarebbe stato il reale obiettivo dell’agguato.
Il padre della vittima, però, ha respinto con forza questa ipotesi: «Mio figlio era un ragazzo tranquillo, lavorava e frequentava persone perbene. Chiediamo solo giustizia e di sapere perché è successo tutto questo».