di Marco Monaco
La Guardia di Finanza di Frattamaggiore ha smantellato un traffico internazionale di stupefacenti utilizzando come copertura prodotti di uso quotidiano come farina e pasta. Durante un controllo di routine presso un centro di spedizione nell’area a nord della provincia di Napoli, i finanzieri hanno sequestrato oltre 100 chilogrammi di ketamina, una sostanza stupefacente che viene spesso utilizzata per realizzare la cosiddetta “cocaina rosa”, nota come la “droga dei ricchi”.
L’operazione è scaturita dall’attenzione delle forze dell’ordine su alcune spedizioni sospette, in particolare per il luogo di destinazione e il valore dichiarato delle merci. Tra i colli analizzati, alcuni pacchi destinati a Los Angeles hanno attirato l’attenzione degli investigatori. Esaminando il contenuto, con l’ausilio di un’unità cinofila, i finanzieri hanno scoperto numerosi involucri di cellophane nascosti tra confezioni di prodotti alimentari tipici del Made in Italy, come pasta e farina.
Le analisi di laboratorio hanno confermato che la sostanza sequestrata era ketamina, un narcotico che, se immesso sul mercato internazionale, avrebbe fruttato diversi milioni di euro alla criminalità organizzata. La ketamina, infatti, viene spesso utilizzata come componente per la produzione della “cocaina rosa”, una droga molto richiesta tra le nuove generazioni, venduta fino a 400 euro al grammo. La sua popolarità deriva dagli effetti allucinogeni e dal suo appeal come “droga dei ricchi”, che alimenta un mercato illegale in rapida espansione.
L’operazione delle Fiamme Gialle si inserisce in un più ampio sforzo di contrasto al traffico di droga internazionale, che sfrutta le spedizioni di prodotti di uso quotidiano per nascondere e trasportare sostanze stupefacenti. Il sequestro rappresenta un colpo importante alle reti criminali e un segnale di attenzione costante da parte delle forze dell’ordine contro il traffico di droga di alta qualità e alto valore.
Le indagini proseguiranno per identificare eventuali altri soggetti coinvolti e per smantellare l’intera rete di traffico.
La Guardia di Finanza ha sottolineato l’importanza di controlli capillari e l’utilizzo di tecnologie avanzate per contrastare efficacemente il fenomeno, che rappresenta una minaccia sociale di proporzioni sempre più vaste.