Le notizie principali della settimana 4-11 agosto

   

Lunedì 5 agosto

Cocaina, a due passi dai locali più famosi della Regina di Roccia

Capri non dorme mai e con la folla della bella vita agostana è più viva che mai.

I carabinieri della compagnia di Sorrento non mollano la presa e presidiano ogni angolo dell’isola. E proprio durante i controlli del weekend, i militari della stazione caprese hanno trovato 5 grammi di cocaina, nascosti sotto un vaso lungo una stradina del centro cittadino.

Stupefacente che sarebbe stato smerciato ai clienti in cerca di sballo, che è invece finito nelle maglie dei controlli.

2 le persone denunciate dagli stessi carabinieri per guida in stato di ebbrezza. Sfrecciavano tra le strade strettissime dell’isola nonostante avessero un tasso alcolemico superiore al limite previsto.

Controlli anche in mare con il battello della stazione di Capri, impiegato attorno ai Faraglioni per preservare l’ecosistema marino dall’overtourism.

Diverse le imbarcazioni sanzionate, tutte per avere violato il codice di navigazione.

Presenza visibile anche in terraferma. E’ a Vico Equense che i militari hanno denunciato per detenzione di droga a fini di spaccio un 17enne di Sant’Antonio Abate. Durante una perquisizione è stato trovato in possesso di 8 grammi di marijuana.

Altra denuncia per un altro 17enne, sorpreso nel centro di Sorrento con un tirapugni nelle tasche. Risponderà di porto di armi oggetti ad offendere.

Martedì 6 agosto:

Marano di Napoli: un’organizzazione dedita allo spaccio. Per ogni affiliato la “mesata”. Carabinieri arrestano 18 persone, altri sono attivamente ricercati

Per delega del Procuratore Distrettuale di Napoli, si comunica che i Carabinieri della Compagnia di Marano di Napoli hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Tribunale di Napoli – sezione riesame in seguito ad appello proposto dalla Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 18 persone (di cui 11 sottoposte alla misura della custodia in carcere e 7 a quella degli arresti domiciliari) gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti nonché di detenzione, a fine di spaccio, di droga. Restano da arrestare altre persone che sono attivamente ricercate.

L’ordinanza cautelare è divenuta definitiva in seguito al rigetto dei ricorsi degli indagati da parte della Corte di Cassazione.

L’organizzazione in questione era operativa sul territorio di Marano e zone limitrofe, distribuendo lo stupefacente in diversi comuni campani e retribuendo mensilmente i vari affiliati con le cd. “mesate” per l’attività di spaccio svolta sulle singole piazze.

Il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e, quindi, presunte innocenti fino a sentenza definitiva.


Mercoledì 7 agosto

Turista inglese incide su una domus negli cavi archeologici di Pompei

Poco fa i carabinieri del posto fisso scavi sono intervenuti su segnalazione da personale addetto alla vigilanza del sito presso la “Casa delle Vestali”.

Un turista inglese di 37 anni é stato bloccato dopo che con un oggetto contundente aveva inciso su una delle pareti della domus 5 diverse incisioni tra cui la data di oggi.

L’uomo è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torre Annunziata per danneggiamento al patrimonio artistico.

La Prefettura è stata avvertita per comminare la sanzione amministrativa. Il Danneggiamento consiste in scritture effettuate sulla parte affrescata sinistra posta all’ingresso della domus.

Una parte superiore dove si leggono chiaramente la lettere incise “JW    LMW   MW” mentre nella parte bassa della parete è incisa la data “07/08/24 e sotto la scritta MYLAW”.

Il 37enne si è scusato e riferiva di aver scritto le iniziali sue e delle due figlie, per lasciare un segno della sua visita a Pompei Scavi

Giovedì 8 agosto

Eav / comunicato stampa / 26 lavoratori rischiano il licenziamento

Napoli, 7 agosto 2024 – L’Ente Autonomo Volturno (EAV) ha avviato procedure disciplinari nei confronti di 26 dipendenti, sospesi dal servizio e dallo stipendio, a seguito di gravi irregolarità emerse da un’articolata attività investigativa condotta negli ultimi  mesi. Le indagini, svolte anche con il supporto di agenzie esterne specializzate, hanno rivelato un quadro preoccupante di comportamenti fraudolenti finalizzati all’illecito arricchimento personale e alla sistematica violazione delle norme aziendali.

Le frodi accertate:

·       Biglietterie di Pompei e Sorrento: Tre addetti sono stati colti in flagrante mentre manipolavano il sistema di emissione biglietti, producendo titoli di viaggio falsificati per trarne profitto. Le indagini hanno svelato un vero e proprio sistema che sembra coinvolgere anche soggetti esterni all’azienda.

·       Linee autobus Pompei-Vesuvio e Sorrento-Marina Piccola: Dieci autisti sono stati sorpresi a mettere in atto diverse strategie fraudolente per intascare i soldi dei passeggeri senza rilasciare regolare biglietto. Tra le modalità utilizzate, la consegna di biglietti già strappati o la richiesta di fotografare il biglietto prima di occultarlo.

·       Sedi EAV di Porta Nolana e San Giovanni a Teduccio: Tredici dipendenti addetti alla manutenzione e al decoro sono stati individuati mentre utilizzavano in modo fraudolento il badge aziendale per timbrare il cartellino al posto di colleghi assenti, consentendo loro di figurare indebitamente in servizio e percepire lo stipendio senza aver lavorato. In un caso, è stato accertato che un dipendente non si è mai presentato sul posto di lavoro, ma i colleghi gli timbravano regolarmente l’entrata e l’uscita.

Queste gravi irregolarità si aggiungono a un caso analogo emerso a maggio 2023, che ha visto coinvolti dieci coordinatori ferroviari, anch’essi accusati di falsificare le timbrature per coprire le assenze dei colleghi.

Tolleranza zero e tutela dei lavoratori onesti:

La direzione di EAV condanna fermamente questi comportamenti, che ledono l’immagine dell’azienda e danneggiano l’intera collettività. Pur sottolineando che si tratta di casi isolati, che non rappresentano la stragrande maggioranza dei dipendenti EAV onesti, l’azienda ribadisce la propria politica di tolleranza zero nei confronti di qualsiasi forma di illegalità e violazione delle norme.

EAV si impegna a tutelare i lavoratori onesti e a garantire la massima trasparenza e legalità nella gestione del servizio pubblico. L’azienda continuerà a investire in attività di controllo e prevenzione, al fine di individuare e sanzionare eventuali comportamenti scorretti, e promuoverà una cultura aziendale basata sull’etica, sulla responsabilità e sul rispetto delle regole.

Garanzie per i dipendenti e impegno per il futuro:

Le procedure disciplinari avviate nei confronti dei 26 dipendenti sospesi prevedono il pieno rispetto delle garanzie di difesa e del diritto al contraddittorio. L’eventuale licenziamento sarà l’esito finale del procedimento, nel caso in cui le accuse vengano confermate al termine dell’iter disciplinare.

Il Presidente Umberto De Gregorio ha dichiarato: “EAV continuerà a lavorare per garantire la qualità e l’efficienza dei propri servizi, valorizzando il contributo dei dipendenti che operano con onestà e professionalità, e promuovendo una cultura aziendale basata sulla collaborazione e sul rispetto reciproco.”

Venerdi 9 agosto

Sciopero dei lidi in Campania: Si attende la risposta del governo e di Bruxelles

In Campania il 90% dei lidi ha aderito allo sciopero degli stabilimenti balneari. E’ stata una protesta gentile. Ora tocca al Governo e a Bruxelles dare una risposta, altrimenti a fine mese prevediamo una protesta ben più clamorosa che potrebbe portare alla chiusura degli stabilimenti”. Snocciola i numeri con soddisfazione Mario Morra, in rappresentanza del Sindacato Italiano Balneari campano, nel giorno della protesta che ha visto la chiusura, più simbolica che altro, degli stabilimenti balneari per due ore, dalle 7.30 alle 9.30, per quella che è stata definita come la serrata degli ombrelloni. Sul tavolo la richiesta di un riordino del settore su cui incombe la scadenza delle concessioni a fine anno. Il timore dei concessionari è che un’apertura al mercato estero possa favorire l’ingresso dei grandi gruppi finanziari e degli speculatori andando a cancellare migliaia di imprese familiari da decenni impegnate nel settore. “La categoria è compatta – spiega Morra – e il dato di oggi sulle adesioni lo dimostra. Anche perché in Campania quasi tutte le imprese del settore aderiscono al nostro sindacato e qualche defezione che pure c’è stata non ha inciso più di tanto. Non a Napoli, dove l’adesione è stata totale. Anche i clienti sono dalla nostra parte e hanno compreso le nostre istanze. Penso non sia stato un sacrificio fare colazione con un’ora di ritardo.

    Speriamo di non arrivare a forme più gravi di protesta. Ora la palla passa al Governo – chiude – in ballo ci sono 30 mila imprese balneari, 150 mila addetti e 1 milione di lavoratori dell”indotto. Auspicavamo una legge prima di questa pausa.

    Salvini da Cervia – conclude il proprietario del Bagno Elena, uno dei lidi più noti a Napoli ci fa sapere di aver aperto un canale con Bruxelles e sulla scorta di queste rassicurazioni al momento ci asteniamo dall’organizzare altre manifestazioni. Ma aspettiamo segnali concreti, altrimenti il 29 agosto torneremo a protestare sulle nostre spiagge”.

Sabato 10 agosto

Spati a San Giovanni: Muore pregiudicato di 50 anni

Agguato di matrice camorristica in serata a Napoli in piazza Giambattista Pacichelli, poco lontano da Corso San Giovanni a Teduccio, periferia orientale del capoluogo partenopeo. A farne le spese un pregiudicato di 50 anni raggiunto da alcuni colpi di arma da fuoco sparati da distanza ravvicinata da due sicari in sella a uno scooter e con il volto coperto.

    Soccorso e trasferito all’Ospedale del Mare, l’uomo è deceduto poco dopo a causa delle ferite riportate

Domenica 11 agosto

Incendio sul Vesuvio: Avviata la cinturazione delle aree

Il punto sui roghi che nella giornata di oggi hanno interessato l’area del Parco Nazionale del Vesuvio, e più precisamente i territori comunali di Gragnano e Pimonte, al centro della riunione del CCS (Centro coordinamento soccorsi) convocato nel pomeriggio dal Prefetto di Napoli, Michele di Bari.

    Alla riunione hanno preso parte i rappresentanti delle forze dell’ordine, dei vigili del fuoco, della Soru regionale e dei sindaci dei comuni interessati.

    L’incendio, sviluppatosi nel comune di Gragnano, ha interessato un’area boschiva lontana da civili abitazioni ed ha lambito anche una zona del vicino comune di Pimonte.

    La Soru regionale, intervenuta con il Dos della Comunità montana dei Monti Lattari ha disposto l’impiego di due elicotteri per lo spegnimento. I vigili del fuoco hanno, invece, operato con autobotti ed una squadra speciale. Le operazioni sono ancora in corso, ma l ‘incendio è stato circoscritto e sul posto sono presenti anche squadre di volontari delle protezioni civili comunali.

    Il prefetto ha disposto la cinturazione delle aree, interessate dall’incendio, con il personale delle forze di polizia, a tutela della pubblica e privata incolumità. La Prefettura continua a monitorare l’andamento degli incendi fino a cessate esigenze.

 

 

 

Di Giada Russo

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