di Francesco Cerrone
Napoli è una città a cui Domenico Morelli fu molto legato e che fu centrale nelle sue vicende artistiche e professionali; qui in città è ancora evidente e significativa la sua lezione sia nel bagaglio culturale ed iconografico degli artisti meridionali del primo ‘900 ma anche in quella di molti esponenti della pittura figurativa contemporanea campana.
La Mostra
Dal 14 Dicembre 2023 a Palazzo Reale si terrà quindi la mostra “Omaggio a Domenico Morelli – incroci contemporanei a duecento anni dalla nascita“.
All’interno della Cappella Reale viene allestita tale mostra con l’intento di restituire un giusto omaggio alla figura, all’arte e all’estro di uno tra i più celebri artisti napoletani offrendo così un momento per omaggiare e ricordare l’anniversario della sua nascita.
Saranno 9 gli artisti contemporanei , 9 pittori figurativi contemporanei che sono stati invitati a questo confronto con la produzione del fondatore della scuola napoletana di pittura del secondo Ottocento.
Tale artisti esporranno i propri dipinti al cospetto della Vergine assunta al cielo tra cori di angeli di Morelli, opera appunto incastonata nel soffitto della Cappella Reale e questo confronto creerà un parallelo dialogico tra Antico e Moderno.
L’allestimento è curato dall’architetto Stefano Gesi che ne ha delimitato lo spazio racchiudendolo in una superficie che ha le medesime dimensioni dell’Assunta di Morelli.
La mostra-omaggio invece è curata da fausto Minervini in colllaborazione con Selene Salvi che è tra gli artisti che sono stati chiamati a realizzare le opere esposte.
La mostra si chiuderà il 13 febbraio 2024.
L’Importanza
Domenico Morelli (Napoli, 1823-1901) è una delle personalità centrali nel processo di rinnovamento della pittura meridionale del secondo Ottocento.
Quindi nel segno del fondatore della Scuola napoletana di pittura, tale mostra rappresenta una nuova occasione di confronto e dialogo per l’arte figurativa contemporanea trovano nella location di palazzo Reale, la dimensione ideale e più idonea per questa discussione.
Questi gli autori e le opere in esposizione, tutte appositamente realizzate nel 2023
Fulvio De Marinis (Napoli, 1971), La scelta di Antonio (dittico) – olio su tela
Ludovico della Rocca (Napoli, 1954), Teofania – olio su tela
Tonia Erbino (New York, 1974), Risorto – olio su tela
Angelo Giordano (Napoli, 1989), Gli Psicopompi e le loro anime – olio su tela
Loris Lombardo (Napoli, 1978), Vicine distanze – olio su tavola
Tommaso Ottieri (Napoli, 1971), Assunta – olio su tavola
Carlo Alberto Palumbo (Napoli, 1976), Abhayamudrā – olio su tela
Emilia Maria Chiara Petri (Bologna, 1983), Le incognite (trittico) – olio su MDF
Selene Salvi (Napoli, 1976), La Vergine scomposta – olio su tela
DICHIARAZIONI
Mario Epifani – Direttore Palazzo Reale di Napoli
“Con la mostra dedicata a Domenico Morelli si accende un faro su una delle opere giustamente più celebrate dell’artista partenopeo, la grande tela raffigurante l’Assunta che dal 1870 decora la volta della Cappella Reale e che ha recuperato piena leggibilità grazie al restauro eseguito nel 2006.
Questa esposizione di nove artisti contemporanei – quasi tutti conterranei del pittore napoletano – ci consente di affrontare un altro tema fondamentale per il museo, ovvero il suo rapporto con la contemporaneità.
Per la seconda volta Palazzo Reale accoglie opere di artisti contemporanei. Come la mostra di disegni di Mimmo Paladino sulla figura di Pulcinella in corso fino a gennaio 2024, ispirata dalla serie di disegni realizzata a fine Settecento da Giandomenico Tiepolo, anche quella dedicata a Morelli nasce da un confronto con l’arte antica.
Fausto Minervini – Curatore
“Una “chiamata ai pennelli” in nome del grande maestro napoletano a cui i nove artisti ha risposto realizzando opere ex-novo in dialogo con la produzione del maestro napoletano, invitando a rintracciarne eventuali tangenze e divergenze, suggerendo nuovi spunti di riflessione sulla complicata problematica della continuità e della rottura tra la tradizione ottocentesca e la più recente contemporaneità. La mostra vuole offrire al contempo una nuova opportunità di confronto per l’arte figurativa contemporanea, per una prima ridiscussione sui generi pittorici contemporanei e sullo status attuale del cosiddetto realismo”
Selene Salvi- Co-curatrice e artista
La grande lezione morelliana non passa solo dal colore, che pure ha influenzato – e continua a farlo – tanti artisti del nostro territorio, ma anche, e soprattutto, dall’azione politica. Gli artisti contemporanei napoletani dovrebbero raccogliere il testimone e combattere per un’arte libera in un mondo libero e questa rappresenta un’occasione per raccogliere questa grande eredità. La poliedrica personalità di Morelli, curiosa, avida di letture, traghettatrice, visionaria è stata un esempio per i giovani artisti del suo tempo e può essere un faro anche per le generazioni contemporanee”