Continua a far discutere in Spagna l’accordo tra il PSOE e gli indipendentisti catalani sull’amnistia concessa a questi ultimi per i reati contro lo Stato centrale spagnolo. L’accordo nasce dalla necessità del premier Sanchez di ottenere anche i voti catalani: obiettivo raggiunto ieri dal leader socialista, che ha ottenuto 179 su 350.
La questione ha scatenato immediatamente il malumore delle destre spagnole, che sono scese in piazza a protestare. Ma anche all’interno dello stesso PSOE c’è chi non nasconde la sua insoddisfazione per il raggiungimento di quest’accordo. Emiliano Garcia-Page, governatore socialista di Castilla-La Mancha, insieme ad altri membri del partito, si è schierato dalla parte del centro-destra dei Popolari contro l’amnistia che “consente a Carles Puigdemont di liberarsi dal carcere”. “Una pagina nera per la democrazia spagnola”, scrive su X Dolors Montserrat, portavoce dei Popolari al Parlamento europeo. Anche il presidente del PP, Alberto Núñez Feijóo, si è espresso sulla questione: “Il candidato socialista che ha perso le elezioni sta cercando di diventare premier negoziando con gli indipendentisti che hanno come primo obiettivo quello di mutilare una parte del territorio spagnolo. È una ferita allo stato di diritto ed è una cosa senza precedenti nell’Unione Europea”, ha detto in un’intervista al Tg2.
La preoccupazione dell’UE
Timori sull’accordo riguardante l’amnistia per i leader indipendentisti catalani anche nelle istituzioni europee: il commissario europeo alla Giustizia Didier Reynders ha scritto una lettera ai ministri spagnoli Félix Bolaños e Pilar Llop, in cui chiede chiarimenti sul patto, che potrebbe generare “serie preoccupazioni”.
L’accordo, infatti, prevede anche l’istituzione di una commissione parlamentare per indagare sull’operato della magistratura spagnola nei casi riguardanti gli indipendentisti. Ciò violerebbe la separazione dei poteri e costituirebbe una grave ingerenza del Parlamento nelle decisioni dei giudici.
Anche la Guardia Civil contraria all’amnistia
Oltre alle destre, a parti dello stesso PSOE e alla magistratura spagnola, anche la Guardia Civil non vede di buon occhio questa mossa del presidente Sanchez. In un comunicato diffuso dall’Aprog, una delle organizzazioni più rappresentative della Guardia Civil, il corpo di polizia afferma: “Quelli di noi che hanno gli strumenti per esercitare il monopolio della forza capiscono, si legge nel testo, che solo l’amministrazione della giustizia ha la legittimità costituzionale e la capacità materiale di garantire in questo momento che i principi superiori del nostro sistema giuridico, enunciati nell’art. 9 della Costituzione, non diventino lettera morta”. “Siamo profondamente preoccupati per il patto annunciato – prosegue il comunicato – (perché) riteniamo che miri a svuotare di contenuto la missione costituzionale affidata alle forze e ai corpi di sicurezza, in particolare alla polizia giudiziaria”.