di Francesco Caputi
Gli scontri tra gli ultras del Napoli e dell’Eintracht sarebbero iniziati intorno alle 16:30, dopo che i tifosi tedeschi sono arrivati in città nonostante fosse stato vietato di vendere loro biglietti. Le tifoserie delle due squadre si erano infatti già scontrate in occasione di una partita in Germania.
Gli ultras tedeschi, tutti senza biglietto per la partita, hanno così percorso le strade del centro, fino ad arrivare a Piazza del Gesù. A quel punto inizia il caos: gli ultras, vestiti di scuro e col volto coperto, armati di mazze, cominciano a scontrarsi. La polizia interviene in assetto antisommossa, e gli agenti si vedono costretti ad utilizzare lacrimogeni nel tentativo di disperdere la folla.
Numerosi i danni provocati dai violenti scontri: un’auto della polizia è stata data alle fiamme, così come sono stati danneggiati gli altri veicoli presenti in zona e anche i locali, i cui tavolini e sedie sono stati distrutti.
Successivamente, i tifosi tedeschi sono stati portati a bordo di 5 bus dell’Anm sul lungomare Caracciolo, nell’albergo in cui risiedevano. Lì si sono verificati altri momenti di tensione: gli ultras napoletani hanno infatti tentato un assalto all’hotel Continental.
Il sindaco Manfredi: “Napoli ostaggio di teppisti”
“In Europa, dove c’è la libera circolazione – sono parole di Gaetano Manfredi – ci sono dei teppisti, che si autodefiniscono tifosi, che se ne vanno in giro. C’è stata una strategia militare, non sono educande che escono con il panierino a fare la gita: questi sono come i black block”, ha detto il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.
“Quando si è impedito loro di girare si è sospeso l’accordo di Schengen; dunque, questo è un problema che va risolto a livello di Stati – ha proseguito – Napoli è stata ostaggio per alcune ore di teppisti, tedeschi e napoletani, che si autodefiniscono tifosi. Abbiamo avuto bar e ristoranti devastati, oltre a cinque autobus danneggiati dagli scontri e faremo presente in tutte le sedi competenti che è necessario dare la possibilità di un ristoro dei danni che c’è stato anche per i commercianti. Lavoreremo in questa direzione, faremo una quantificazione”.
Manfredi ha inoltre criticato il presidente della Uefa Ceferin, che si era detto contrario allo stop ai tifosi dell’Eintracht: “Le dichiarazioni di Ceferin sono inaccettabili perché partono da un pregiudizio, come se a Napoli fossero tutti delinquenti e chi arriva qua è invece santo”.
8 tifosi arrestati
In manette 8 persone: cinque napoletani e tre tedeschi. I reati contestati sono resistenza e violenza verso le Forze dell’Ordine e lanci di oggetti atti ad offendere. Indaga anche la Procura nazionale antimafia, diretta da Gianni Melillo.
La conferenza stampa in prefettura
“Lungo il corteo non è successo niente. Volontariamente si è deciso di seguirli e accompagnarli perché questo consentiva un maggiore controllo delle forze dell’ordine. Se si fossero divisi sarebbe stato più difficile in città un controllo capillare. L’accompagnamento è avvenuto in base a una scelta di concentramento a piazza del Gesù, dove sono stati chiusi tutti i varchi. Piazza del Gesù ci consentiva di controllarli più adeguatamente. Non c’è stato in nessun momento un contatto tra le due tifoserie. Ma ci sono stati tentativi di sfondamento”. A dirlo il prefetto di Napoli, Claudio Palomba, durante la conferenza stampa in Prefettura, dove si è tenuto il Comitato per l’Ordine pubblico e la Sicurezza.
“Nessuno tra tifosi napoletani e tedeschi ha riportato lesioni specifiche – ha proseguito il prefetto – e l’interesse delle ordine pubblico era proprio la tutela delle persone. Questo è stato anche il motivo del divieto di vendita dei biglietti. La partita si è svolta regolarmente. Ora immaginate se invece di 400 ce ne fossero stati 2.700. Sarebbe stato difficile. in alcuni casi non si tiene conto del profilo di alto rischio di queste persone. Anche dopo la partita alcuni tifosi hanno tentato di avvicinarsi all’hotel. Stanotte un gruppo di tifosi ha cercato di forzare”.
“L’accompagnamento – ha spiegato ancora Palomba – è avvenuto in base a una scelta di concentramento a piazza del Gesù, dove sono stati chiusi tutti i varchi. Piazza del Gesù ci consentiva di controllarli più adeguatamente. Non c’è stato in nessun momento un contatto tra le due tifoserie. I tifosi tedeschi hanno visto la partita dall’albergo. Ma ci sono stati tentativi di sfondamento”.