Ucraina: Putin apre ai colloqui ma dice no alle condizioni Usa. Secondo il presidente russo, gli attacchi missilistici in Ucraina sono inevitabili

di Alessandra Ferrara

Il presidente russo Vladimir Putin rimane ‘aperto a colloqui per assicurare gli interessi della Russia’, ha spiegato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, perché Mosca ‘considera la pacifica via diplomatica come la preferibile per raggiungere i suoi obiettivi’.

Ma per la Russia, è impossibile accettare la condizione posta dal presidente Usa Joe Biden per trattative sull’Ucraina, cioè che prima le truppe di Mosca lascino il territorio ucraino.

Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dall’agenzia Ria Novosti.

Secondo il Cremlino, la via preferita per risolvere la situazione in Ucraina è la diplomazia, ma gli Stati Uniti devono riconoscere come territorio della Federazione le regioni ucraine recentemente annesse.

Putin, in una conversazione telefonica con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, ha definito gli attacchi missilistici russi in Ucraina “una risposta forzata e inevitabile agli attacchi provocatori di Kiev contro le infrastrutture civili russe, tra cui il ponte di Crimea e impianti energetici”, ha riferito il Cremlino, ripreso dalla Tass.

Al telefono con il cancelliere tedesco, il presidente russo ha definito “distruttiva” la linea dei Paesi occidentali in Ucraina accusandoli per le armi fornite all’esercito ucraino: lo riferisce il Cremlino ripreso dalla Tass. “L’attenzione è stata attirata sulla linea distruttiva degli stati occidentali, compresa la Germania, che hanno potenziato il regime di Kiev con le armi, addestrato l’esercito ucraino”, afferma una nota del Cremlino. E secondo Mosca, il sostegno occidentale incoraggia Kiev a rifiutare i negoziati.

Da parte sua, riferisce Berlino, il cancelliere tedesco ha esortato il presidente russo a ritirare le truppe per consentire una soluzione diplomatica, condannando gli attacchi aerei russi contro le infrastrutture civili in Ucraina e sottolineando la determinazione della Germania nel sostenere l’Ucraina nel garantire la sua capacità di difesa. Scholz ha quindi chiesto a Putin che si trovi “il prima possibile” una “soluzione diplomatica”, di cui è parte il “ritiro delle truppe russe”.

Biden giovedì aveva aperto alla possibilità di parlare con Putin, purché mostri “segnali di volere cessare la guerra’, per un possibile negoziato sull’Ucraina. E nell’incontro con Macron si è parlato anche di una conferenza internazionale a Parigi il 13 dicembre per raccogliere aiuti per Kiev e non come erroneamente detto di una conferenza di pace.

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