Perché l’Inflation Reduction Act di Biden preoccupa l’Unione Europea e altri alleati degli USA

di Francesco Caputi

 

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha firmato ad agosto l’Inflation Reduction Act, una legge che mira a ridurre l’inflazione, vera e propria emergenza negli Stati Uniti in questo momento. Attualmente, l’inflazione annua sarebbe salita al 6,2%, mai così alta negli ultimi 30 anni.

L’Inflation Reduction Act prevede, tra le varie misure, che vengano destinati circa 370 miliardi alle tecnologie per le energie a basse emissioni, per esempio alle tecnologie geotermiche di nuova generazione. Ciò che preoccupa l’Unione Europea sono, però, gli aiuti di Stato che riceverà il settore industriale automobilistico. Più nello specifico, l’IRA (Inflation Reduction Act) prevede incentivi da 7.500 dollari per i veicoli elettrici assemblati in Nord America.

L’Unione Europea teme che i veicoli prodotti nel Vecchio Continente possano perdere di competitività, non potendo accedere a questi incentivi finanziari. Ma, soprattutto, teme la deindustrializzazione che verrebbe provocata dall’eventuale spostamento della produzione delle aziende europee negli USA, per godere dei bonus. Bruno Le Maire, ministro delle finanze francese, ha detto che “alcune grandi aziende straniere che volevano insediarsi in Europa sono ora indecise tra i siti europei e quelli americani” perché “in alcuni casi, l’importo delle sovvenzioni offerte dall’amministrazione Biden è da quattro a dieci volte [superiore, ndr] all’importo massimo consentito dalla Commissione europea”.

Ad essere preoccupati non sono solo gli europei, ma anche la Corea del Sud, le cui case automobilistiche (fra cui la Hyundai) rischiano di essere danneggiate, e il Giappone. Yasutoshi Nishimura, ministro dell’Industria giapponese, secondo quanto riporta il quotidiano Nikkei, avrebbe avvertito il Segretario al Commercio degli Stati Uniti Gina Raimondo che l’Inflation Reduction Act violerebbe il diritto internazionale.

Gli americani, tuttavia, non hanno intenzione di modificare la legge, secondo quanto ha reso noto la segretaria al Tesoro degli Stati Uniti, Janet Yellen.

Non solo lotta all’inflazione

L’Inflation Reduction Act, oltre ad avere lo scopo di contrastare l’inflazione, ha anche un fine strategico: ridurre la dipendenza dalla Cina per l’approvvigionamento di minerali e componenti attraverso lo spostamento della produzione delle auto elettriche negli Stati Uniti. La legge prevede inoltre che, a partire dal 2024, nessun credito sarà garantito se le componenti della batteria sono state prodotte o assemblate in un’entità straniera che desta preoccupazione (per esempio, la Cina).

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