Il rapporto USA sulle ingerenze di Mosca. Il messaggio di Washington agli alleati europei

di Francesco Caputi

La Russia, dal 2014 ad oggi, avrebbe finanziato partiti politici e candidati di numerosi Paesi spendendo almeno 300 milioni di dollari. E’ quanto sostiene l’intelligence USA in un rapporto. “Gli USA ritengono che queste siano stime minime e che la Russia ha probabilmente versato segretamente ancora più fondi che non sono stati rintracciati”, ha affermato un alto funzionario dell’amministrazione Biden in una conference call.

I Paesi interessati sarebbero 20, fra cui Albania, Montenegro, Madagascar e, “potenzialmente”, Ecuador. L’elenco del resto dei Paesi, quasi tutti europei, non è ancora stato rivelato. Secondo il presidente del Copasir Adolfo Urso, l’Italia al momento non risulterebbe tra i Paesi coinvolti, “ma le cose possono sempre cambiare”. “Approfondiremo la questione con Franco Gabrielli nei prossimi giorni”, ha detto.

Cosa significa questo rapporto dell’intelligence statunitense

Che l’Italia sia compresa o no fra i Paesi coinvolti ha poca importanza. Il rapporto d’intelligence è rivolto in questo periodo soprattutto a tre Paesi dell’Europa: alla Francia, alla Germania e anche al nostro Paese, che sono i tre meno anti-russi d’Europa. La Francia di Macron, nonostante il sostegno all’Ucraina, ha comunque intenzione di tenere una porta aperta a Mosca e di non chiudere definitivamente i rapporti, la Germania si mostra estremamente cauta verso la Russia a causa della sua forte dipendenza energetica, e in Italia vi è sempre stata una certa russofilia latente, sia in alcuni ambienti politici che nell’opinione pubblica. Il messaggio di Washington agli alleati europei è chiaro: nessun tentennamento sarà tollerato. La politica estera deve rimanere la stessa.

Nonostante il principale fronte anti-russo europeo sia costituito dai Paesi dell’Est Europa (Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Slovacchia, Romania e Bulgaria), gli americani ritengono che sia importante che anche l’Italia mantenga un atteggiamento duro verso Mosca. Il nostro Paese, infatti, potrebbe giocare un ruolo fondamentale per gli interessi atlantici nel Mediterraneo, nonostante fino ad ora quest’ultimo sia stato considerato proprio dagli USA un teatro secondario: ovvero, gestire la minaccia russa sul fronte Sud, possibilmente anche con la collaborazione della Francia.

La Russia, infatti, negli ultimi anni, ha aumentato negli ultimi anni il suo Paese geopolitico, approfittando proprio del disimpegno americano e anche europeo. Mosca adesso è presente militarmente nel Mediterraneo centro-orientale, dispone di posizioni in Mali e in Libia ed ha trovato nuovi alleati, fra cui Algeria, Egitto e Siria. Tutti gli Stati dell’Africa settentrionale, infatti, non hanno votato le sanzioni alla Russia.

Probabilmente, grazie all’influenza russa nel Mediterraneo e in Africa, Mosca, nel caso in cui la guerra in Ucraina dovesse peggiorare ulteriormente per i russi, potrebbero cercare di disturbare le operazioni della NATO e della UE contro i traffici d’armi e di esseri umani e fare pressioni sull’Europa attraverso i flussi migratori.

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