Accoltellato lo scrittore Salman Rushdie. E’ attaccato a un respiratore e rischia di perdere un occhio

Ieri lo scrittore indiano di origine britannica Salman Rushdie è stato accoltellato nella città nella città di Chautauqua, nello stato di New York, mentre era sul palco prima di un evento letterario.

Un uomo di 24 anni, Hadi Matar, gli si è avvicinato e lo ha accoltellato una volta al collo e una al petto. Lo scrittore è stato portato subito dopo in in elicottero all’ospedale di Erie, in Pennsylvania.  “Tutto si è svolto in una manciata di secondi”, ha detto un testimone. “Era coperto di sangue, colava sul pavimento”. “Ho visto del sangue intorno ai suoi occhi e colargli giù per la guancia”. Lo scrittore è stato soccorso subito da un medico presente in sala.

Le sue condizioni sono gravi. Secondo quanto ha riferito l’agente di Rushdie, Andrew Wylie, “probabilmente Salman perderà un occhio”. “I nervi del suo braccio sono stati recisi e il suo fegato è stato pugnalato e danneggiato”. Lo scrittore, inoltre, aggiunge il suo agente, al momento “è attaccato ad un respiratore” e “non è in grado di parlare”.

La polizia ha arrestato l’uomo che ha aggredito Rushdie, Hadi Matar, che attualmente si trova in custodia della New York State Police. Non è ancora stata formulata alcuna accusa nei suoi confronti, ma la polizia sta ottenendo i mandati di perquisizione per esaminare il suo zaino e i suoi dispositivi elettronici. Alle indagini sul caso sta collaborando anche l’FBI.

La fatwa dell’ayatollah Khomeini contro Rushdie nel 1989

Salman Rushdie, nel 1988, scrisse “I versi satanici”, un romanzo considerato offensivo nei confronti dell’Islam e di Maometto dall’ayatollah Ruhollah Khomeini, che, nel 1989, lanciò una fatwa contro lo scrittore, ovvero una sentenza emessa da un’autorità religiosa islamica e vincolante per tutti i musulmani. Quella nei confronti di Rushdie fu una condanna a morte.

Numerosi sono stati i tentativi di uccidere lo scrittore e i suoi traduttori. Nell’agosto del 1989 fu fatta esplodere una bomba in un albergo londinese vicino alla stazione di Paddington. Nell’esplosione morì però solamente uno degli attentatori.

Nel luglio del 1991, il traduttore italiano dei Versetti, Ettore Capriolo, fu picchiato e accoltellato in casa sua a Milano da un uomo che voleva conoscere l’indirizzo di Rushdie. Capriolo subì numerose ferite da taglio e la lacerazione di un tendine. L’aggressore aveva fissato un appuntamento con Capriolo con la scusa di richiedere la traduzione di un libro per conto dell’ambasciata iraniana in Italia.

Sempre nel luglio del ’91, Hitoshi Igarash fu ucciso nel suo ufficio da un aggressore rimasto ignoto.

A subire la furia dell’integralismo islamico anche l’editore William Nygaard e il traduttore norvegese Kari Risvik. I due furono messi sotto protezione, ma, nonostante ciò, i due furono feriti a colpi di pistola nel 1993.

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