Crisi di governo: i possibili scenari per il futuro

Il presidente del Consiglio Mario Draghi il 15 luglio aveva presentato le dimissioni, rifiutate dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La decisione di Draghi era stata motivata dalla scelta del M5S di non votare la fiducia sul decreto Aiuti.

Draghi, mercoledì, avrebbe dovuto “rendere comunicazioni” alle Camere, per valutare se è possibile sanare la frattura. Ma il presidente del Consiglio non ha intenzione di passare attraverso una verifica che comporti un voto di fiducia.

Secondo le parole di Draghi, il Paese non può restare a “vivacchiare”.
Quali quindi i possibili scenari?

Draghi si dimette per la seconda volta

Mario Draghi potrebbe decidere di dimettersi per la seconda volta. Mattarella non accetterà di nuovo le sue dimissioni e scioglierà le Camere, comunicando la data delle nuove elezioni (25 settembre, 2 ottobre o 10 ottobre).
Draghi resterà in carica fino all’arrivo del nuovo presidente del Consiglio.

Governo tecnico

Draghi si dimetterà e verrà sostituito da un tecnico. Alcuni fra i possibili successori di Draghi in questo scenario potrebbero essere il presidente della Corte Costituzionale Giuliano Amato o il ministro dell’Economia Daniele Franco.

Draghi bis

Draghi si dimette, ma Mattarella rifiuta le dimissioni e incarica il presidente del Consiglio di formare un nuovo Governo che abbia la stessa maggioranza o una diversa.

Nessun cambiamento

Il M5S decide di sostenere Draghi. Il premier accetta di rimanere a Palazzo Chigi, dopo la presentazione di un nuovo programma.

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