Kaliningrad, la Lituania inasprisce le restrizioni al traffico di merci. Tornano le tensioni

di Francesco Caputi

 

Ieri la Lituania ha inasprito le restrizioni al traffico di merci verso l’exclave russa di Kaliningrad. Adesso, oltre alle merci bloccate già dal 21 luglio, le restrizioni riguardano anche le bevande alcoliche, i prodotti chimici industriali a base di alcol, il cemento e il legno.

Il presidente russo Vladimir Putin e il presidente bielorusso Alexandr Lukashenko hanno discusso della situazione in un colloquio telefonico, prendendo anche in considerazione “alcuni possibili passi congiunti”.

Perché la Lituania sta bloccando le merci

Secondo la premier lituana Ingrida Šimonyte, attualmente “nessun blocco di Kaliningrad è in atto. Sono state solo applicate le sanzioni ad alcuni beni inclusi nel sesto pacchetto UE”. “Le merci non soggette a sanzioni – ha aggiunto – così come i passeggeri per i quali esiste un accordo speciale tra Unione Europea, Russia e Lituania, vengono regolarmente trasportate”.

Al contrario, secondo il governatore della Regione di Kaliningrad Anton Alikhanov, “la mossa è illegittima in quanto viola gli impegni assunti dalla Lituania nel 2004 in concomitanza con l’adesione all’UE”. L’Unione Europea non è di questo parere, dal momento che ritiene il blocco di Kaliningrad una risposta al blocco dei cereali ucraini attuato dalla Federazione russa.

Le possibili conseguenze del blocco di Kaliningrad

La Russia considera una questione non da poco il blocco alla sua exclave. Segno della gravità della situazione per Mosca è stata la visita a Kaliningrad del segretario del Consiglio di sicurezza della Federazione russa Nikolaj Patrušev.

Secondo Limes, la Russia starebbe già pianificando contromisure, che vanno da “azioni economico-militari dall’intensità scalare”, quali il “taglio dell’elettricità russa alla Lituania”, all’ “istituzione di una no-fly zone sul piccolo paese della Nato”.

Un’altra misura che la Russia potrebbe prendere in risposta al blocco di Kaliningrad potrebbe essere “il blocco navale del porto di Klaipeda”.

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