Giustizia, Anm Napoli: tempi si devono ridurre, ma non qualità

“La giustizia deve rispondere alla richiesta dei cittadini, sempre. Per questo dico che i tempi si devono assolutamente ridurre, ma la qualità non deve mai abbassarsi”. Così ad Askanews, Pina D’Inverno, presidente della Giunta distrettuale di Napoli dell’Associazione nazionale Magistrati. Oggi, nella sala Arengario del Palazzo di Giustizia ‘Alessandro Criscuolo’ della città partenopea, si è svolta un’assemblea dell’Anm indetta in concomitanza con la giornata di sciopero proclamato per protestare contro la riforma dell’ordinamento giudiziario. Una riunione pubblica alla quale hanno preso parte numerosi studenti, avvocati e magistrati. Articolata in tre dibattiti su alcuni dei punti più controversi della riforma, l’assemblea aveva come obiettivo far comprendere all’opinione pubblica le ragioni della protesta. La mozione di sciopero era passata ad ampia maggioranza e oggi l’adesione è stata vicina al 60% su circa mille magistrati. Centinaia i processi penali rinviati, mentre in ambito civile i numeri sono stati più contenuti perché il lunedì non è giorno di udienza. “Siamo fiduciosi di poter essere ascoltati dal legislatore – ha aggiunto D’Inverno – aspettiamo. Intanto siamo soddisfatti di questa alta adesione allo sciopero di oggi perché è un dato che sicuramente ci conforta. Per il distretto di Napoli c’è stata oltre la metà della magistratura a scioperare e anche a livello nazionale il dato è stato simile. Aspettiamo gli eventi”.

D’Inverno: sempre pronti al dialogo, non siamo una casta Napoli

Tra i punti cardine oggetto del dibattito di oggi ci sono stati la separazione delle funzioni e il fascicolo delle cosiddette performance. “I numeri sicuramente sono importanti per avere una giustizia celere, ma è altrettanto importante mantenere il livello di qualità alto dei nostri provvedimenti – ha detto la presidente della giunta distrettuale dell’Anm di Napoli – Le cose che chiediamo sono importanti nell’ottica di rendere una giustizia che cercano i cittadini, una giustizia non fatta di numeri, ma una giustizia di qualità. Il magistrato deve essere in grado di rispondere senza l’assillo del carrierismo o di altre cose, deve essere sereno nel lavorare. Noi chiediamo che ci sia sempre più una giustizia a misura d’uomo. La giustizia deve rispondere alla richiesta dei cittadini, sempre”. Una delle emergenze che, da tempo, viene lamentata nel distretto giudiziario partenopeo è la carenza di magistrati. “Chiediamo un incremento della pianta organica e una corretta distribuzione delle risorse perché ci sono settori, soprattutto in Corte d’Appello penale, in forte sofferenza. C’è bisogno di un intervento celere su questo perché – ha spiegato D’Inverno – non si può correre in primo grado e poi rischiare inammissibilità in appello o altro”. In merito alla carenza del personale amministrativo, invece, qualcosa sembra muoversi: “Sono stati indetti dei concorsi e questo migliorerà sicuramente il sistema. I cancellieri sono il cardine fondamentale, come l’avvocatura. La giustizia è una macchina che funziona con l’apporto di tutti per rendere, appunto, una giustizia celere e di qualità. C’è ancora tanto da fare, ma siamo fiduciosi e confidiamo nel miglioramento dell’intero sistema”, ha affermato il magistrato. “Dobbiamo cercare di risolvere i problemi, siamo aperti a qualunque cosa, non ci chiudiamo nei nostri uffici, non siamo una casta. Dobbiamo sempre pronti al dialogo e continuare a fare il nostro lavoro, al di là della giornata di oggi che arriva dopo 15 anni. E proprio perché uno sciopero arriva dopo così tanto tempo è la dimostrazione che la stragrande maggioranza dei magistrati è composta da grandi lavoratori”, ha concluso D’Inverno.

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