Morte di Lorenzo Parelli durante stage, il datore di lavoro indagato per omicidio colposo

La Procura di Udine ha aperto un procedimento per l’ipotesi di omicidio colposo a carico del datore di lavoro di Lorenzo Parelli. Il ragazzo, 18 anni, è morto ieri, 21 gennaio, ucciso da una trave metallica cadutagli addosso, mentre svolgeva il suo ultimo stage gratuito, nell’ambito di un progetto di scuola-lavoro alla Burimec di Lauzacco. In una nota la Procura sottolinea la “necessità di svolgere attività di accertamento irripetibile nelle forme garantite di legge, al fine di arrivare ad una compiuta ricostruzione della dinamica dell’infortunio mortale”.

Sul luogo dell’incidente erano giunti subito i Vigili del Fuoco, ma la trave lo aveva già ucciso all’istante. A occuparsi delle indagini i Carabinieri di Palmanova e gli ispettori dell’Azienda sanitaria. Sul posto era giunto anche il sostituto procuratore di turno di Udine.

La morte di Parelli si aggiunge alle 1000 morti sul posto di lavoro registrate nel 2021.

Le reazioni

“Un fatto di gravità inaudita, indegna per un paese civile, la morte sul lavoro di uno studente di appena 18 anni. Lo stage in un’azienda dovrebbe garantire il futuro ad un giovane, non condurlo alla morte. Non ci sono parole per commentare questa tragedia orribile”. A scriverlo su Twitter il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra.

“Come Amministrazione regionale ci stringiamo attorno ai genitori, ai parenti e agli amici del giovane deceduto sul lavoro oggi a Lauzacco mentre stava terminando il periodo di tirocinio”, affermano con una nota congiunta il presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga e l’assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen. “È incomprensibile come ancora oggi si possano verificare episodi di questa gravità. In questo momento però l’incommensurabile dolore sofferto dalla famiglia impone a tutti un rispettoso silenzio, in attesa che le autorità competenti ricostruiscano l’esatta dinamica di quanto accaduto”.

A commentare la vicenda anche il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. “La morte di un ragazzo di 18 anni durante una esperienza di stage provoca profondo dolore – ha detto – Incidenti come questo sono inaccettabili, come inaccettabile è ogni morte sul lavoro. Il tirocinio deve essere una esperienza di vita. Esprimo il mio più profondo cordoglio e la vicinanza alla famiglia. Dobbiamo mettere tutto il nostro impegno, come istituzioni, a lavorare con più forza perché episodi come questo non si ripetano più”.

L’Istituto Bearzi: “Sognava un futuro lavorativo nel settore meccanico”

“La comunità educativa del Bearzi di Udine esprime le più sentite condoglianze alla famiglia di Lorenzo Parelli, nostro allievo del Centro di Formazione Professionale per la grave perdita”, scrive in un post su Facebook il Bearzi, l’istituto frequentato dallo studente morto ieri. “Tutto il Bearzi sta vivendo con immenso dolore questa tragedia. Lorenzo frequentava il 4^ anno nel settore della meccanica industriale, nel percorso duale del nostro Centro di Formazione Professionale del Bearzi ed era da poco diventato maggiorenne. Aveva già svolto varie esperienze di stage in azienda.
Lunedì sarebbe rientrato al Centro per proseguire il percorso di formazione. Dalle visite effettuate dal tutor per lo stage aziendale Lorenzo dimostrava di apprezzare l’esperienza, tanto da sognare un futuro in quell’ambito lavorativo. Vogliamo pregare e affidare a San Giovanni Bosco Lorenzo e la sua famiglia in questa tragica circostanza” (Don Lorenzo Teston, Direttore dell’Istituto Salesiano Bearzi).
In questo momento di grande costernazione e dolore vogliamo ricordare Lorenzo attraverso la sua passione per il lavoro e il suo percorso di formazione, la sua gioia di vivere e il desiderio di costruire il suo futuro lavorativo e professionale nel settore meccanico”.

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