IO SINDACO? – Intervista ad Antonio Bassolino (GUARDA IL VIDEO)

Io sindaco? Programma web di Sudcomunicazioni in 4 puntate con i candidati sindaco di Napoli a cura di Rossana Russo  con Ottavio Lucarelli e le domande delle firme della politica dei principali Quotidiani cittadini :  Simona Brandolini (Il Corriere del Mezzogiorno), Mario Pepe (Il Roma), Luigi Roano (Il Mattino) e Concita Sannino (Repubblica).

Puntata con  Antonio Bassolino (Azione, liste civiche)

 

Le priorità per Napoli: “Il primo dovere di un sindaco è la concretezza”

“La prima cosa – ha esordito il candidato sindaco di Napoli Antonio Bassolino – è partire dalle vite di ogni giorno delle persone. Un sindaco deve prendersi cura della città, delle aspirazioni dei cittadini, delle sofferenze… e dunque ‘concretezza’, che significa preoccuparsi delle buche stradali, dei marciapiedi scassati, del funzionamento degli autobus… il primo dovere di un sindaco è la concretezza”.

“Non rifarei il ministro del lavoro, intendo dedicarmi a Napoli a tempo pieno”

Rispondendo alla domanda del presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli su cosa correggerebbe di quanto fatto in passato, Bassolino ha affermato che starebbe “attento soprattutto su una scelta”. “Per un periodo limitato di tempo – ha spiegato il candidato sindaco – io accettai di fare anche il ministro del lavoro. Feci un patto chiaro: 6 mesi, 7 mesi, e poi sarei tornato a fare il sindaco a tempo pieno. Oggi non lo rifarei, perché io so cosa significa fare il sindaco, e intendo dedicarmi a tempo pieno al Comune e alla città”.

“Necessaria squadra di pronto intervento per le buche stradali”

“La prima cosa che un sindaco deve fare – ha detto Bassolino, rispondendo alla domanda di Concita Sannino de la Repubblica su quale sarà il primo obiettivo sui cui il candidato sindaco intende lavorare nei primi 100 giorni – è una squadra di pronto intervento per le buche stradali. Il primo segnale di fiducia che bisogna dare ai cittadini. E’ intollerabile che ci siano buche enormi per tempi lunghissimi. Una squadra di pronto intervento deve sistemarle perché questo è il primo anello della fiducia”.

“Io mi muovo tutti i giorni per la città – ha proseguito il candidato sindaco di Napoli – ed è impressionante. Ormai vado molto poco attorno al Virgiliano, perché è una tristezza nel cuore vedere quello che è successo. La città è scassata: non ci sono più alberi, marciapiedi dissestati. In diverse parti della città e in diversi quartieri, sembra che Napoli sia stata bombardata dal cielo. Questa è la prima opera: sistemare le buche, e poi c’è la riqualificazione urbana e territoriale che è più complicata. Questa richiede competenze e risorse, che però avremo attraverso l’Europa: questo deve dare un segnale di grande fiducia. Poi dobbiamo anche continuare l’opera di pedonalizzazione di luoghi importanti della città”.

Riqualificazione culturale del centro storico

“Il nostro centro storico – ha affermato Bassolino – non può essere una friggitoria all’aperto. Il nostro centro storico deve essere un museo vivo all’aperto. E’ patrimonio UNESCO. Il nostro turismo deve essere collegato alla cultura, che è la risorsa più straordinaria che noi abbiamo”.

“Il sindaco deve assumersi le sue responsabilità su Bagnoli”

“Per quello che riguarda Bagnoli – ha detto, rispondendo a una domanda di Concita Sannino sul quartiere in questione – io penso che il sindaco debba essere pronto a fare il commissario, come è giusto per riprendere il progetto. E’ bene che il sindaco si assuma fino in fondo tutte le responsabilità”. “Io penso che – ha proseguito – bisogna attuare tante cose già definite. Perciò possono servire i poteri di un commissario e di un sindaco-commissario, altrimenti nascono troppi contrasti e troppe contraddizioni. Aggiungo che il PNRR, che è il piano che può portare a Napoli tante risorse, parla anche di riforestazione urbana, grandi progetti per il verde. Bagnoli è il primo grande luogo dove si può fare un’operazione di questo tipo, insieme alla cultura e al turismo di qualità”.

 

Bassolino su Manfredi: “Non è giusto trapiantare un modello da Roma”

“Lei non avrebbe governato e non si sarebbe alleato con il M5S e il PD, con Mastella, con la sinistra, con gli ex-azzurri?”, ha chiesto Simona Brandolini del Corriere del Mezzogiorno.

“Il problema – ha risposto Bassolino – è, in questo caso a Napoli, una coalizione del tutto eterogenea. Io sottolineo che avere 13-14 liste è davvero molto complicato per il futuro, se uno riesce a farcela. Dentro c’è tutto e il contrario di tutto, poiché parliamo del Comune di Napoli. Io credo che ci voglia invece una scelta più salda che non disperda in mille rivoli quella che deve essere la forza di un progetto di massima concretezza. Aggiungo che, a mio avviso, non è giusto trapiantare da Roma a Napoli un modello romano. E, per di più, un modello romano di una coalizione di governo che oggi non c’è più. PD e M5S sono il governo precedente, il governo Conte. Ma ora abbiamo il governo Draghi. E io mi sono candidato, ci tengo a sottolinearlo, esattamente il 13 febbraio. Ho scritto ‘Mi candido a sindaco di Napoli’ quando ho visto in televisione il passaggio della campanella, e ho visto che entrava a Palazzo Chigi Mario Draghi. Nella mia mente – ha detto Bassolino – è scattato un paragone con Carlo Azeglio Ciampi, che era presidente del Consiglio quando fui eletto sindaco. E Carlo Azeglio Ciampi e Mario Draghi si assomigliano molto per l’importanza della loro personalità, a livello italiano e a livello europeo. Ecco perché noi dobbiamo collaborare con tutto il governo e con tutti i partiti del governo, che non sono soltanto quelli di prima, ma anche forze di centro-destra. Io, infatti, mi rivolgo ai napoletani di ogni orientamento politico: di sinistra, di centro, di destra… perché ora si vota per il Comune, per il sindaco. Poi quando si voterà per il Parlamento, ognuno farà la scelta per il partito a lui più vicino. Ma ora votiamo per Napoli”.

“Importante il confronto tra candidati: non capisco perché Gaetano Manfredi non partecipi”

Bassolino si è espresso anche sul rifiuto da parte di Manfredi di partecipare ai confronti tra candidati: “Io penso che stiamo facendo una campagna elettorale molto civile – ha detto Bassolino – Non capisco perché Gaetano Manfredi non partecipi ai confronti con gli altri candidati. Manfredi, la Clemente, Maresca ed io siamo quattro persone che possono garantire il dibattito più sereno e più civile. E io questo lo considero molto importante: il sindaco, chiunque sarà, dovrà saper rappresentare gli altri tre candidati e tutti cittadini. Se non facciamo il confronto adesso, come farà chi sarà eletto a rappresentare tutti gli altri candidati e tutti i cittadini? Ecco perché io penso che le condizioni ci siano”.

“Il sindaco – ha proseguito – deve rappresentare tutti e gli altri tre candidati devono stare in Consiglio

Ha collaborato Francesco Caputi redazione lasud

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  1. Lucia Valerio 19 Settembre 2021

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