Brevi dall’Italia e dal mondo oggi 09.06.2021

Lavoro e giustizia agitano la maggioranza. Scontro tra Pd e Lega

Lo scontro sulle riaperture e sul Pnrr è alle spalle. C’è da decidere sulla ripartenza delle discoteche con l’orientamento del governo di allargare le maglie a luglio, c’è da stabilizzare la campagna vaccinale e decidere al meglio le modalità per somministrare le dosi ai ragazzi, ma i fronti aperti nella maggioranza sono la giustizia e il lavoro.

La riforma della giustizia

Martedì il segretario dem Enrico Letta ha incontrato il Guardasigilli. Hanno convenuto che questo è il momento prezioso per portare avanti le riforme attese dai cittadini e dall’Europa. Il responsabile di via Arenula prosegue il giro di ricognizione per arrivare a una sintesi politica. E quella di oggi è stata l’occasione per fare il punto sui principali nodi sul tavolo. Letta punta a far si’ che si concluda una guerra trentennale tra politica e magistratura, con il principio ben saldo che riformare l’ordinamento giudiziario non significa ledere l’autonomia e l’indipendenza della magistratura. Al Nazareno c’è fastidio su come viene utilizzato il tema del garantismo: è di tutti, non si deve declinare a corrente alternata, il ‘refrain’. Il riferimento è soprattutto legato a chi appoggia i referendum della Lega e dei Radicali, concepito dal Pd come uno strumento per buttare la palla in tribuna e che cela anche una impropria – questa la tesi – caccia al magistrato. Il tema della giustizia va affrontato, a detta del segretario dem, senza partigianeria. Detto questo Letta si fida del ministro, ne riconosce il profilo di garanzia, è consapevole che le riforme che ha in mente Cartabia sono ambiziose. Nei gruppi parlamentari dem c’è fermento, soprattutto dopo la posizione personale di Goffredo Bettini. “Dobbiamo sbrigarci, non si può lasciare in mano a Salvini la visibilità sulla giustizia”, rimarca un ‘big’ dem. Ma è lo stesso Letta a stringere sui tempi: “Noi ci siamo. Aspettare e rinviare non è quello che ci vuole per una Giustizia più efficiente, rapida e giusta”.

In ogni caso il responsabile della Giustizia non è preoccupato per i referendum, soprattutto dopo la presa di posizione di Salvini che ha premesso di non voler muoversi contro l’operato dell’esecutivo. La convinzione nei gruppi parlamentari della maggioranza è che l’esecutivo sta prendendo tempo per mediare con i Cinque stelle sul tema della prescrizione.

Il blocco dei licenziamenti

Altra mediazione in corso nel governo e nella maggioranza è sul blocco dei licenziamenti. “Il rischio è che rimanga tutto com’è adesso. La Lega cambia posizione ogni minuto”, osserva un big dem. Pd e M5s premono per estendere il blocco dei licenziamenti ad alcuni settori. Non si sarebbe trovata ancora una soluzione ma probabilmente ci sarà qualche aggiustamento, riferiscono fonti informate al dossier. Una delle ipotesi è agire con un ulteriore decreto ma è probabile che sia il Parlamento ad assumersi la responsabilità. “Credo che ci siano note di eccessivo ottimismo, ci sono settori che soffrono e soffriranno, ecco perche’ è importante che ci sia piu’ cautela e piu’ strumenti”, afferma Andrea Orlando. “Se maturerà una volontà politica di costruire strumenti in più, credo sia un fatto positivo, altrimenti gestiremo questo passaggio con gli strumenti di cui disponiamo”, aggiunge il ministro del Lavoro sottolineando come anche il premier sia preoccupato per le possibili tensioni sociali a luglio. E attaccando Salvini che a suo dire “ha cambiato idee tante volte”.

 

Via libera definitivo del Parlamento Ue al Green pass

 Via libera definitivo del Parlamento europeo al certificato digitale Covid dell’Ue. Gli eurodeputati hanno completato il lavoro legislativo sul documento per facilitare gli spostamenti all’interno dell’Unione e contribuire alla ripresa economica. Il testo dovrà ora essere formalmente adottato dal Consiglio e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, per l’entrata in vigore e l’applicazione immediata dal primo luglio 2021.

La Plenaria ha approvato mercoledì i nuovi regolamenti UE sul certificato Covid digitale con 546 sì, 93 contrari e 51 astenuti (cittadini dell’UE) e 553 favorevoli, 91 contrari e 46 astensioni (cittadini di paesi terzi residenti nell’Ue). Il certificato sarà rilasciato gratuitamente dalle autorità nazionali e sarà disponibile in formato digitale o cartaceo con un codice QR. Il documento attesterà che una persona è stata vaccinata contro il coronavirus o ha effettuato un test recente con esito negativo o che è guarita dall’infezione. In pratica, si tratta di tre certificati distinti. Un quadro comune dell’Unione europea renderà i certificati compatibili e verificabili in tutta l’Unione europea, oltre a prevenire frodi e falsificazioni. Il sistema si applicherà dal primo luglio 2021 e resterà in vigore per 12 mesi. Il certificato non costituirà una condizione preliminare per la libera circolazione e non sarà considerato un documento di viaggio. Durante i negoziati tra le istituzioni, gli eurodeputati hanno ottenuto un accordo che stipula che gli Stati dell’Unione non potranno imporre ulteriori restrizioni di viaggio ai titolari di certificati – come quarantena, autoisolamento o test – “a meno che non siano necessarie e proporzionate per salvaguardare la salute pubblica”. Si dovrà tenere conto delle prove scientifiche, “compresi i dati epidemiologici pubblicati dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc)”. Le misure dovranno essere notificate, se possibile, con 48 ore di anticipo agli altri Stati membri e alla Commissione, mentre il pubblico dovrà ricevere un preavviso di 24 ore. I Paesi dell’Ue sono incoraggiati a garantire che i test abbiano prezzi abbordabili e siano ampiamente disponibili. Su richiesta del Parlamento, la Commissione si è impegnata a mobilitare 100 milioni di euro dallo strumento per il sostegno di emergenza per consentire agli Stati membri di acquistare test per il rilascio di certificati di test digitali Covid dell’Ue.

 

Gli Stati Uniti allentano le restrizioni sui viaggi verso l’Italia

Gli Stati Uniti hanno allentato le raccomandazioni sui viaggi verso oltre 110 Paesi, tra cui l’Italia. La decisione è degli U.S. Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) e interessa anche il Giappone, in vista delle Olimpiadi. La nuova classificazione, pubblicata sul sito ufficiale dei Cdc, include 61 nazioni – tra cui il nostro Paese, la Francia, la Turchia, la Spagna, la Russia e l’Ungheria – passate dal ‘livello 4’, il più alto per l’allerta Covid-19 e che invita a non compiere viaggi, al ‘livello 3’, che consiglia viaggi a chi è completamente vaccinato.

Israele e Corea del Sud in fascia 1

Altre 50 nazioni e territori sono scesi dal ‘livello 2’ al ‘livello 1’, ha spiegato un portavoce dei Cdc, come riporta la Reuters: ora la lista dei Paesi a più basso rischio Covid per gli Usa comprende Singapore, Israele, Islanda, Corea del Sud, Belize e Albania.

 

El Salvador legalizza bitcoin, è il primo paese al mondo

 Il parlamento del Salvador ha approvato il disegno di legge del presidente Nayid Bukele, per legalizzare i bitcoin, diventando così il primo Paese al mondo che utilizzerà la criptovaluta come moneta reale.
“La #BitcoinLaw è stata appena approvata a maggioranza qualificata dall’Assemblea”, ha scritto su Twitter il presidente subito dopo il voto.

 

Von der Leyen, “Ue vaccina ed esporta, il mondo segua l’esempio”

 “Noi non possiamo tenere per noi tutta la produzione di vaccini, l’Europa ha dimostrato che è possibile vaccinare la popolazione e anche esportare”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen parlando al parlamento europeo. “Se tutti gli altri ci avessero seguito il mondo sarebbe diverso ora”.

“Credo che la proprietà intellettuale debba essere protetta”. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen intervenendo al Parlamento europeo è tornata a parlare dei brevetti sui vaccini, sottolineando che Bruxelles “è pronta a discutere” la proposta degli Usa, ma precisando che al Wto “servono delle regole chiare”. Von der Leyen ha ricordato che la Commissione ha formalizzato le sue proposte al Wto: “le licenze volontarie sono un modo per facilitare la produzione, ma in una emergenza globale come questa se le licenze volontarie non funzionano allora anche un modello obbligatorio può essere uno strumento legittimo”

“Il legame transatlantico rinnovato è forte ed è un bene per tutti Usa ed Europa” ha aggiunto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen parlando al parlamento europeo.

 

Ex Ilva: arrestato l’avvocato Amara, “raccomandazioni per Capristo ai membri del Csm”

L’avvocato Piero Amara è stato arrestato dalla Guardia di Finanza nell’ambito di un’inchiesta sull’ex Ilva coordinata dalla Procura della Repubblica di Potenza e nella quale è coinvolto anche l’ex procuratore di Taranto, Carlo Maria Capristo.

L’avvocato Piero Amara e il poliziotto Filippo Paradiso – in carcere nell’ambito di un’inchiesta della Procura della Repubblica di Potenza – avevano messo in atto “un’incessante attività di raccomandazione, persuasione e sollecitazione” in favore del giudice Carlo Maria Capristo “su membri del Csm (da loro conosciuti direttamente o indirettamente) e su” persone “ritenute in grado di influire su questi ultimi” in occasione della pubblicazione di posti direttivi vacanti d’interesse” dello stesso Capristo, “fra cui la Procura generale di Firenze, la Procura della Repubblica di Taranto ed altri”.

L'”accordo corruttivo” era nato in concomitanza con la presentazione delle domande per il direttivo della Procura generale di Bari.

Per l’ex capo della Procura ionica è stato disposto l’obbligo di dimora a Bari. A quanto si apprende l’ordinanza comprende anche misure cautelari nei confronti di altri indagati.

 

‘Cancel culture’ a Oxford, via il ritratto della Regina dal college di Oscar Wilde

 La ‘cancel culture’ colpisce anche la regina Elisabetta II: gli studenti di un prestigioso college di Oxford hanno votato per rimuovere il ritratto della longeva monarca dalla loro sala comune, perché ritenuta simbolo del “dominio coloniale”. Il college in questione è il Magdalen: fondato nel 1458, è uno dei più tradizionalisti e ricchi della città universitaria inglese. Tra i suoi alunni figurano scrittori come C.S. Lewis e Oscar Wilde e politici come George Osborne.

Nel 2008 la visita della Regina

La Regina aveva fatto visita al Magdalen nel 2008, in occasione del 550esimo anniversario del college. A votare a favore della rimozione della foto a colori di Elisabetta II, datata 1952, è stato il Middle Common Room (Mcr) – il comitato ristretto degli studenti laureati – difeso dalla presidente del college, Dinah Rose, dopo che l’iniziativa era stata definita “assurda” dal ministro dell’Istruzione, Gavin Williamson.

Il college rispetta l’autonomia degli studenti

“Mcr non rappresenta il college”, ha spiegato Rose, come riporta il Guardian, “si tratta di una loro decisione e il Magdalen sostiene con forza la libertà di parola, il dibattito politico e il diritto del Mcr all’autonomia”. “Avevano votato per comprare e appendere il ritratto nel 2013 e potrebbero votare per riappenderlo di nuovo o magari no”, ha concluso la presidente, “intanto il ritratto della Regina sarà’ custodito con cura”.

 

Fonti: AGI/ANSA

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