Open Arms, Matteo Salvini rinviato a giudizio

Matteo Salvini e’ stato rinviato a giudizio per il caso Open Arms. Il gup Lorenzo Jannelli ha deciso di accogliere la richiesta della Procura di Palermo, che accusa il leader della Lega di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per il caso dei 147 migranti a bordo della Ong catalana ai quali l’allora ministro dell’Interno nego’ per giorni un porto sicuro sulle coste italiane. L’avvocato di Salvini, Giulia Bongiorno, aveva chiesto il non luogo a procedere. Il senatore dovra’ dunque essere processato nei prossimi mesi.

SALVINI: “SUL BANCO DEGLI IMPUTATI CI DOVREBBE ESSERE QUALCUN ALTRO”

“Sul banco degli imputati ci dovrebbe essere qualcuno che gioca con la pelle degli esseri umani mettendone realmente a repentaglio la vita. Se qualcuno gira per tredici giorni nel Mediterraneo in attesa di raccogliere altri immigrati, chi e’ il sequestratore? Chi e’ che gioca con la pelle di questi poveri ragazzi? Sono convinto che al processo emergeranno nuove verita’”. Cosi’ Matteo Salvini dopo l’udienza preliminare sul processo Open Arms a Palermo in cui il gup Jannelli ha deciso di rinviare a giudizio il leader della Lega con l’accusa di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio: “13 giorni con gli immigrati a bordo sono piu’ di 6 giorni con gli immigrati a bordo. Si tratta di una nave spagnola, che ha raccolgo i migranti in acque libiche, ha rifiutato un porto a Malta e poi due porti in Spagna – aggiunge il leader della Lega in conferenza stampa nei pressi dell’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo -. Ma di cosa stiamo parlando? Quanto costa questo processo politico ai contribuenti italiani e chi paghera’?”.

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