Patrick Zaki resterà in carcere per altri 45 giorni. Respinta la richiesta dei suoi avvocati sul cambio dei giudici

di Francesco Caputi

 

Patrick Zaki “dovrà restare in carcere per altri 45 giorni. È stata inoltre respinta la richiesta, presentata ieri dalla difesa, di un cambio dei giudici che seguono il caso”. Così scrive su Twitter Amnesty International Italia.

“Quello che la difesa aveva dichiarato ieri, che c’era un accanimento giudiziario nei confronti di Patrick è confermato dalla decisione di oggi che è crudele, dolorosa. Vorremmo che il Governo italiano facesse subito una cosa, perché può farla subito: convocare l’ambasciatore egiziano a Roma per esprimere tutto lo sconcerto per questo accanimento e chiedere che sia rilasciato”, ha detto all’ANSA Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia. “Chiediamo al governo italiano di reagire facendo una cosa immediata, convocare l’ambasciatore egiziano a Roma per manifestare il profondo mal contento per questa nuova proroga della detenzione preventiva esprimere preoccupazione per le condizioni di salute psico-fisica di Patrick e ribadire che la sua è una vicenda anche italiana e chiedere che sia scarcerato al più presto, in maniera incondizionata”, ha aggiunto Noury.

Gli avvocati di Zaki hanno dichiarato che lo studente egiziano si trova “in pessimo stato psicologico”. Marise Zaki, la sorella di Patrick, due settimane fa aveva detto all’Ansa che il fratello “sta diventando sempre più depresso, sentendosi bloccato e vivendo nell’incertezza su quando tutto questo finirà”.

La polizia, ieri, per motivi non chiari, ha impedito ai diplomatici stranieri di entrare in aula durante l’udienza.

Lascia un commento