Svezia, il Parlamento approva mozione per l’entrata nella NATO. La sinistra al governo contraria

di Francesco Caputi

 

Nelle ultime settimane in Svezia è tornato d’attualità il dibattito sull’entrata nella NATO del Paese. Il Parlamento svedese ha infatti approvato due settimane fa una mozione che cita la possibilità di entrare a far parte dell’Alleanza Atlantica. La mozione è stata votata dai partiti di opposizione di centro-destra, da sempre filo-atlantisti, e anche dall’estrema destra dei Democratici Svedesi, fino a poco tempo fa contrari ad unirsi alla NATO. Il governo di minoranza della sinistra dei Socialdemocratici e dei Verdi, invece, rimane contrario all’entrata della Svezia nell’Alleanza Atlantica e a favore del mantenimento della politica di neutralità.

Perché il tema NATO è tornato d’attualità in Svezia

La Svezia mantiene la neutralità militare da circa due secoli, da quando perse la Finlandia alla fine delle Guerre napoleoniche. Da quel momento, il Paese non intervenne più in alcun conflitto. Nel 1949, la Svezia decise di non aderire alla NATO. Il dibattito sull’entrata a far parte o meno del Paese nell’Alleanza Atlantica è iniziato solamente negli anni Novanta.

Negli ultimi anni, tuttavia, la preoccupazione della Svezia per la crescente aggressività della Russia nel Mar Baltico, in Bielorussia e in Ucraina ha riportato questo tema al centro del dibattito politico. Ma, soprattutto, a destare preoccupazione in Svezia sono i sempre più numerosi incidenti di sconfinamento dei russi nelle acque e nei cieli svedesi. A settembre, un’esercitazione militare della marina russa, sconfinata in acque territoriali svedesi, ha provocato la mobilitazione dell’esercito svedese sull’isola di Gotland, dove sono stati inviati soldati, carri armati e aerei da caccia e ricognitori. Una mobilitazione “mai vista dai tempi della Guerra Fredda”, ha detto il capo delle operazioni congiunte con le Forze Armate svedesi Jan Thörnqvist.

“A partire dall’invasione in Ucraina del 2014 – ha detto il comandante Mattias Arbin – abbiamo assistito a un deterioramento della sicurezza nel Baltico, abbiamo osservato un aumento delle attività militari, più esercitazioni, fatte con un preavviso brevissimo: la situazione è peggiorata ed è diventata più incerta”.

Nonostante l’aggressività delle attività militari russe, però, la sinistra svedese rimane contraria a rompere con la tradizionale neutralità del Paese.

La mozione votata al Parlamento svedese è stata approvata con 205 voti favorevoli e 145 contrari.

La sorpresa: l’estrema destra favorevole alla NATO

Inaspettato è stato il voto favorevole dell’estrema destra dei Democratici Svedesi, che, differentemente dai tre principali partiti di opposizione di centro-destra (il Partito Moderato, i Democratici Cristiani e i Liberali) ha sempre mantenuto posizioni filo-russe e anti-atlantiste.

A cosa è dovuto questo cambiamento di posizione? Negli ultimi anni, gli estremisti di destra dei Democratici Svedesi, a causa dell’impopolarità del loro filo-russismo ed euroscetticismo, hanno deciso di “moderare” le loro posizioni per diventare più accettabili agli occhi dell’opinione pubblica svedese e del centro-destra. Attualmente, il partito sembrerebbe diviso in due sul tema NATO, con una minoranza ancora ostile all’Alleanza Atlantica. I membri più filo-russi sono stati infatti espulsi dal partito o hanno deciso di uscirne di loro volontà.

Nel 2022, in Svezia si terranno le prossime elezioni. Se la Russia dovesse mantenere questa aggressività registrata negli ultimi tempi, secondo molti osservatori l’ingresso nell’Alleanza Atlantica potrebbe diventare uno dei temi della campagna elettorale.

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