Nizza, attentato terroristico nella basilica di Notre-Dame. Tre morti: una delle vittime è stata decapitata

di Francesco Caputi

 

Il terrorismo islamico si scatena di nuovo contro la Francia. Un attentato è avvenuto stamattina verso le 9:00 nella basilica di Notre-Dame a Nizza. Tre morti: fra le vittime, una donna è stata decapitata e il sagrestano è stato sgozzato, entrambi all’interno della basilica. Una donna invece è stata uccisa a coltellate in un bar davanti alla basilica, nel quale aveva tentato di rifugiarsi.

L’assalitore è stato ferito dalle forze speciali intervenute sul posto, e si trova ora in ospedale. Non si esclude la presenza di complici. “L’autore dell’attentato, mentre veniva medicato dopo essere stato ferito dalla polizia, continuava a gridare senza interruzione Allah Akbar”, ha detto il sindaco di Nizza Christian Estrosi, intervistato da BFM-TV. “Non ci sono dubbi sul fatto che fosse un militante islamo-fascista”, ha aggiunto.

Macron arriverà a Nizza nelle prossime ore. In parlamento, dove si stava discutendo del lockdown, il premier Jean Castex ha chiesto un minuto di silenzio ai deputati.

Il parroco: “Eravamo già stati avvertiti del rischio di nuovi attacchi”

“Eravamo stati avvisati da due, tre giorni, che c’era il rischio di attacchi supplementari con l’approssimarsi delle Feste di Ognissanti, perché alcuni facevano il legame tra la festa dei morti cristiani e il fatto di far crescere il numero di morti”, ha detto il parroco di Nice-Centre, Gli Florini, intervistato da BFM-TV. “Stavamo in guardia ma non pensavamo che sarebbe potuto accadere in questo modo”, ha aggiunto.

In Francia, il livello di allerta per il rischio di nuovi attentati era già stato alzato da una circolare diramata dal capo della polizia, a seguito degli appelli a colpire la Francia con attentati terroristici da parte di gruppi terroristici islamici.

Marine Le Pen: “Non basta combattere contro il terrorismo, bisogna rivolgersi anche contro l’islamismo”

La prima reazione è arrivata dalla leader del Rassemblement National, Marine Le Pen “Dobbiamo smetterla di combattere solo il terrorismo, ma rivolgerci anche contro l’ideologia che lo arma, ovvero l’islamismo. Certamente c’è un legame con le minacce ricevute dall’estero, ma non abbiamo mai agito in modo diplomatico, per esempio contestando alla Turchia la presenza nella Nato, o interrogandoci sui nostri legami con il Qatar, che finanziano e sostegno questa ideologia”, ha detto Le Pen.

L’attentato alla basilica di Nizza arriva proprio mentre la Francia è ancora sotto shock per l’uccisione di Samuel Paty, il professore decapitato da un ragazzo ceceno di 18 anni per aver mostrato in classe le vignette su Maometto di Charlie Hebdo durante una lezione sulla libertà di espressione. In questi ultimi giorni, Macron è entrato in aspro conflitto con il mondo islamico, e in particolare con il presidente turco Erdogan, dopo essersi espresso duramente contro il “separatismo” islamico, termine utilizzato dal presidente per indicare il fatto che molti musulmani che risiedono in Francia sembrano vivere in una “società parallela” estranea a quella laica francese, ed aver affermato che l’Islam è una religione “che oggi vive una crisi in tutto il mondo”. Macron ha proposto quella che sarebbe una “riforma” dell’Islam in Francia per aiutare la religione islamica a “strutturarsi per essere un partner della Repubblica”, e ha detto che il governo limiterà l’istruzione a casa. Tutti i bambini dovranno andare a scuola, “perché la scuola deve inculcare i valori della Repubblica e non quelli di una religione, formare dei cittadini, non dei fedeli”. Il presidente francese ha inoltre affermato che verrà imposto un “obbligo di neutralità” ai dipendenti pubblici e ai dipendenti delle aziende private che lavorano con il pubblico.

Secondo gli analisti dei servizi segreti occidentali, i nuovi attentati terroristici di matrice islamica fanno parte di una grande campagna organizzata contro Charlie Hebdo e la Francia laica. Una campagna in grado di andare oltre le divisioni presenti all’interno del mondo islamico. Pakistan, Bangladesh, Egitto, Iran, Siria. Proteste feroci, bandiere francesi date alle fiamme. Sciiti e sunniti, i musulmani di questi Paesi si uniscono contro la Francia e l’Occidente laico. A questo si aggiunge Erdogan, il quale cerca di mostrarsi come la nuova guida del mondo islamico, prendendo il posto dell’Arabia Saudita. “Stiamo attraversando un periodo in cui l’Islam e l’islamofobia e la mancanza di rispetto per il Profeta si sono diffusi come il cancro, soprattutto tra i governanti in Europa”, ha detto ieri il presidente turco.

La Francia e la Turchia sono ai ferri corti anche da un punto di vista geopolitico. Libia, Mediterraneo orientale (dove la Francia ha preso le difese della Grecia), Nagorno-Karabakh: tutti teatri nei quali Parigi e Ankara si trovano su fronti opposti.

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