Sindaco di Trentola Ducenta agli arresti domiciliari per corruzione. L’indagine della Procura Napoli Nord e dei carabinieri tocca anche alcuni collaboratori, funzionari e impiegati del Comune

Autorizzazioni amministrative rilasciate ad imprenditori in cambio di favori o assunzioni nelle loro aziende di persone indicate dalla politica. E’ la principale accusa contestata al sindaco di Trentola Ducenta (Caserta) Andrea Sagliocco, chirurgo oculista di 45 anni, in carica da appena un anno (giugno 2018) finito agli arresti domiciliari nell’ambito di un’indagine della Procura di Napoli Nord, coordinata dal procuratore Francesco Greco. Contestati, tra gli altri, a vario titolo, i reati di corruzione e concussione.
Quindici le misure cautelari emesse dal Gip di Napoli Nord ed eseguite dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Aversa a carico di collaboratori del sindaco, imprenditori, funzionari e impiegati del comune casertano, già colpito qualche anno fa da un’altra indagine che aveva toccato il sindaco in carica, Michele Griffo, finito in carcere con altri esponenti dell’amministrazione per un’inchiesta di camorra relativa al centro commerciale ubicato a Trentola Ducenta.

 

Il gip : “Il consigliere Griffo ha dimostrato allarmante scaltrezza”

Per il gip, i dirigenti comunali Bassolino e Felaco, insieme al consigliere comunale di maggioranza Nicola Zagaria, pure a destinatario di misura cautelare, e un altro consulente del sindaco, Giuseppe Minotti “hanno dimostrato nei fatti di appoggiare incondizionatamente il disegno criminoso del sindaco e di essere disponibili sia ad attuare le condotte illecite che intraprenderne di propria iniziativa”. Il gip ha disposto per gli imprenditori ‘amici’ del sindaco, “che hanno approfittato e ricevuto favori dall’amministrazione Sagliocco per lavori, provvedimenti e incarichi”, la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Quanto a Griffo, il consigliere senza incarico di Sagliocco, per il gip “ha dimostrato allarmante scaltrezza” e lo ha fatto “non comparendo scientemente nell’organigramma dell’ente”. Griffo e’ “una persona il cui scopo non e’ quello di mettere a disposizione della comunita’ la sua esperienza, la sua competenza ma quello di condizionata in negativo la vita politica e la gestione amministrativa dell’ente”. Sagliocco, dunque, ora ai domiciliari, insieme a Griffo e’ il promotore di tutti gli illeciti”, e deve essere in carcere, seppure con il beneficio dei domiciliari, perche’ “per i legami politici e per le conoscenze sul territorio”, e’ in grado di “inquinare il quadro probatorio con pressioni e richieste di favori, e anche potrebbe “concorrere in condotte analoghe a quelle contestate” se libero. Il gip sottolinea anche che la sua rete di interessi “si manifesta fin dei primi atti amministrativi, fin dall’insediamento. Colpisce anche la spregiudicatezza e la disinvoltura” con cui “pensa di poter fare sostanzialmente quello che vuole, di poter bloccare totalmente l’apertura di un supermercato o di un complesso immobiliare, di poter favorire gli amici con appalti e nomine, di essere al di sopra anche delle pronunce del Tar. Piu’ che una svolta rispetto al passato (e l’allusione del gip e’ al suo predecessore nella carica che venen arrestato per camorra, ndr.), sembra di essere di fronte al piu’ classico degli atteggiamenti della vecchia politica locale, fatta spesso di favori e di ripicche piccoli e grandi. Sagliocco e’ un soggetto scaltro del tutto indifferente al richiamo di legalita’ anche in quei pochi casi in cui qualcuno si ricorda che le cose non vanno fatte in quel modo”

 

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