CRONACA – Un mare di rifiuti nel parco del Vesuvio: i carabinieri del Noe sequestrano un’area di circa 15 ettari

di Ciro Pirone

Un’area di circa 15 ettari denominata ‘Cava Fiengo’, all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio ad Ercolano, è stata sequestrata dai carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico in collaborazione con i militari della tenenza locale e della polizia municipale, che hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip del tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli. Le indagini, partite dalle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, a seguito di una attività di scavo condotta con l’ausilio dell’Arpac, hanno accertato la presenza, sia in superficie che nel sottosuolo, di circa 400.000 metri cubi di rifiuti speciali, pericolosi e non, in parte anche combusti con presenza, in alcuni punti, di focolai ancora attivi costituiti da cumuli di indumenti e pezzame, scarti di demolizioni edilizie, pezzi di manufatti cementizi contenenti amianto, fusti da 200 litri deteriorati, un fusto contenente olio lubrificante, una carcassa di auto, imballaggi in plastica e metalli. Ad illustrare i risultati dell’operazione è stato il procuratore aggiunto Nunzio Fragliasso. Il 19 luglio è stata completata la bonifica di Cava Montone, situata a pochi metri da Cava Fiengo, sequestrata nel 2014 quando in una campagna di scavo vennero fuori oltre 80 fusti metallici da 100-200 litri ciascuno contenenti materiale bituminoso, parti di autocarri, circa 200 pneumatici, materiale edile di risulta contenente amianto

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