CRONACA – Abuso edilizio e falso, indagato l’assessore allo Sport del Comune di Napoli. Ciro Borriello si difende: “Sono molto sereno, si tratta di accuse infondate”

Prime grane per il secondo mandato del sindaco De Magistris a Napoli. Secondo quanto riportato dal quotidiano il Mattino uno degli uomini più vicini al primo cittadino, l’assessore allo Sport Ciro Borriello, sarebbe indagato per abuso d’ufficio e falso in atto pubblico in merito a un presunto abuso edilizio. Insieme all’assessore sono indagati anche sei tecnici, che lavorano al servizio di edilizia privata del Comune e il proprietario dell’edificio dove sono stati fatti i lavori, che si trova nella zona di Chiaia. Si tratta di una presunta sopraelevazione sul lastrico solare che, secondo gli indagati, sarebbe invece un recupero abitativo dei sottotetti consentito da una legge regionale. Le strutture sono state sequestrate. La vicenda non riguarda l’attività di assessore di Ciro Borriello ma quella di geometra: in questa veste ha firmato l’istanza di accertamento di conformità per le opere.

LE PAROLE DI BORRIELLO

“Venticinque anni di iscrizione all’ordine dei geometri senza mai avere un problema: la vicenda è solo frutto del clima politico pesante che deve sopportare chi è impegnato a fare politica”. Così, l’assessore comunale Ciro Borriello, commenta la vicenda, interpellato dall’ANSA. “Ormai un libero professionista, per ricoprire un incarico pubblico, non deve più lavorare oppure deve sopportare cose del genere”, sottolinea amareggiato. In merito ai fatti che gli vengono contestati, Borriello si dice “molto sereno”. “Si tratta – continua – di liti condominiali che si trasformano in denunce. Le accuse che mi vengono mosse sono infondate: se ci fosse stato un abuso edilizio sarebbe emerso visto che la disamina da parte degli uffici preposti è durata circa due anni”, dice ancora Borriello. “Non abbiamo fatto altro che chiedere autorizzazioni al Comune, così come prescrivono le leggi in materia di recupero abitativo dei sottotetti. Atteso che il volume che viene impropriamente detto ‘abusivo’ era stato già legittimato da una procedura di condono completata”, conclude l’assessore.

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