Caivano, hashish e marijuana nella serra a “scrocco”

Redazione lasud.eu – Coltivavano cannabis utilizzando la rete di illuminazione pubblica. La serra a scrocco è stata ritrovata dai carabinieri della compagnia di Casoria a Caivano. In manette sono finite tre donne, Giuseppina Fusco, 48 anni, e le due figlie Giuseppina e Rosa Marino, rispettivamente 26 e 23 anni. In manette, per produzione e detenzione di cannabis, anche un uomo di 54 anni, Pasquale Natale, proprietario dell’abitazione dove le tre donne avevano impiantato il laboratorio, con gli attrezzi per ridurre hashish e marijuana in confezioni a stecchette. Le tre donne, tutte residenti a Caivano e incensurate, simulavano il ritmo giorno/notte per la coltivazione della droga con due potenti lampade alogene da 600 watt, alimentate con fili collegati direttamente alla rete pubblica, e due pannelli rinfrangenti. Secondo i tecnici dell’Enel, ammonterebbe a circa settemila euro il calcolo dei mancati consumi. La produzione illecita è stato scoperta durante un servizio ad “alto impatto” dei carabinieri nei comuni di afragola e caivano insieme a colleghi del reggimento campania e con il supporto di unità antidroga del nucleo cinofili di sarno.
Durante perquisizione, sono state rinvenute e sequestrate, in un mobile dell’ingresso, cento grammi di marijuana, cinquanta grammi di hashish, 2 bilancini di precisione, materiale vario per il confezionamento delle dosi e mille euro in denaro contante in banconote di vario taglio. Natale, anch’egli di Caivano e già noto alle forze dell’ordine, sul solaio della sua abitazione aveva allestito una serra ove erano coltivate 12 piante di cannabis indica. Sette persone sono state denunciate in stato di libertà per furto aggravato e continuato di energia elettrica e un’altra per violazione a misura cautelare dell’allontanamento da casa familiare. Le tre donne sono state condotte nella casa circondariale di Pozzuoli, mentre Natale è in attesa di rito direttissimo.

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