Il Giorno della Memoria, iniziative in tutta Italia. Mattarella: “Ricordare è dovere di civiltà”

di Grazia Serra

Il 27 gennaio di ogni anno  si celebra in tutto il mondo il Giorno della Memoria: viene ricordato il 27 gennaio 1945 quando le truppe sovietiche dell’Armata Rossa arrivarono ad Auschwitz svelando al mondo l’orrore del campo di concentramento, uno dei luoghi del genocidio nazista, liberandone i pochi superstiti.

Le celebrazioni in Italia

Non c’è modo più efficace che ricordare quell’orrore, e farlo conoscere alle nuove generazioni, con il racconto di chi l’ha vissuto, come Liliana Segre. Una testimonianza forte che dovrebbe scuotere le coscienze. Iniziative per ricordare la tragedia della Shoah, ovvero lo sterminio del popolo ebraico, si svolgono in tutta Italia e in Europa: nelle scuole, in Parlamento, nei Comuni, nelle tv.

Le parole di Mattarella e di Papa Francesco

“Ci accostiamo al tema della memoria con commozione e turbamento, con dubbi e interrogativi irrisolti” perché l’olocausto rappresenta un paradosso, “uomini contro l’umanità” ha detto il presidente Mattarella, aggiungendo che “Ricordare esprime un dovere di civiltà”. Anche Papa Francesco nel corso dell’udienza generale del mercoledì ha parlato della Giornata, commemorando le vittime dell’olocausto. “Ricordare è una espressione di umanità, ricordare è segno di civiltà, ricordare è condizione per un futuro migliore di pace e di fraternità” ha detto Sua Santità, aggiungendo che “Ricordare è anche stare attenti perché queste cose possono succedere un’altra volta, incominciando dalle proposte ideologiche che vogliono salvare un popolo e finendo a distruggere un popolo e l’umanità. State attenti a come è incominciata questa strada di morte, di sterminio, di brutalità”.

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