Caso Navalny, il Parlamento europeo vota per le sanzioni alla Russia. La Lega difende Putin

di Francesco Caputi

 

Ieri il Parlamento europeo ha approvato un documento con il quale si condanna fermamente l’avvelenamento di Navalny, si chiede l’avvio immediato di un’indagine internazionale sul caso e, soprattutto, si chiedono nuove sanzioni alla Russia. L’Europarlamento chiede anche il congelamento dei beni europei di funzionari russi individuati dalla fondazione anticorruzione di Navalny. La risoluzione del Parlamento europeo, che ha un grande peso politico, dal momento che si chiede agli Stati membri dell’Unione di prendere una posizione netta sulla Russia di Putin, è stata votata a larga maggioranza (532 sì, 84 no e 72 astenuti). Il Partito Democratico e Forza Italia hanno votato a favore. La Lega ha votato contro, insieme ai francesi di Rassemblement National, ai tedeschi di Alterantive fur Deutschland e agli austriaci dell’FPO. Il M5S e Fratelli d’Italia, invece, si sono astenuti. Insomma, riemerge la storica russofilia dei partiti sovranisti, euroscettici e populisti d’Europa.

La risoluzione sul caso Navalny non è stata l’unica ad esser stata votata dall’Europarlamento. Ieri è stata infatti approvata anche una risoluzione con la quale l’Europa dichiara di non riconoscere la vittoria di Lukashenko alle elezioni e con la quale si chiedono sanzioni al governo bielorusso. Anche questa risoluzione è stata approvata a larga maggioranza (574 sì, 37 no e 82 astensioni sulle sanzioni per le autorità bielorusse). PD, 5 Stelle, Forza Italia e Fratelli d’Italia hanno votato a favore. E la Lega, invece, anche stavolta si distingue, astenendosi dal voto. Una posizione, quella leghista su Russia e Bielorussia, che fa discutere e che ha suscitato disgusto presso il Partito Democratico. “A Bruxelles la Lega si è astenuta sulla condanna di un dittatore, che schifo”, ha twittato Nicola Zingaretti. Sulla posizione della Lega si è espresso anche il capodelegazione al Parlamento europeo Brando Benifei. “Salvini è il miglior alleato dei peggiori dittatori: dopo aver fornito appoggio politico Orban in numerose occasioni, ora rifiuta di condannare il regime bielorusso per non scontentare Putin”, ha detto Benifei.

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