Hong Kong, nuova legge sulla sicurezza nazionale. Oltre 180 arresti. Tensioni fra UK e Cina

di Francesco Caputi

 

Ad Hong Kong, il 30 giugno, è stata approvata la legge sulla sicurezza nazionale imposta dalla Cina. Le reazioni non si sono fatte attendere: migliaia di manifestanti si sono riuniti a Causeway Bay per protestare contro la nuova legge. La polizia è intervenuta violentemente contro i manifestanti, usando cannoni ad acqua, cartucce urticanti e proiettili di gomma. Oltre 180 arresti. La polizia ha inoltre sollevato dei cartelli viola, con i quali si avverte che gli slogan cantati dai manifestanti e i loro striscioni hanno “finalità di secessione e sovversione”. I manifestanti, tuttavia, nonostante la nuova legge, non si arrendono. “Siamo nelle strade per protestare contro la legge di sicurezza nazionale. Non ci arrenderemo mai. Ora non è il momento di arrendersi”, ha scritto su Twitter Joshua Wong, attivista pro-democrazia e segretario del partito democratico Demosistō.

Regno Unito: “La legge sulla sicurezza nazionale è una grave violazione degli accordi”

Il Regno Unito attacca la Cina e definisce la legge sulla sicurezza nazionale una “grave” violazione degli accordi che resero Hong Kong autonoma nel 1997, pur venendo ceduta alla Cina. “Abbiamo valutato con molta attenzione i contenuti del testo della legislazione sulla sicurezza nazionale pubblicato la notte scorsa”, ha detto il ministro degli esteri britannico Dominic Raab, il quale ha aggiunto che la nuova legge cinese “costituisce una chiara violazione dell’autonomia di Hong Kong e una diretta minaccia alla libertà della sua gente”. “Temo quindi – ha continuato il ministro – di poter dire che esso è una chiara e grave violazione della Dichiarazione Congiunta, un trattato firmato dal Regno Unito e dalla Cina”.

Nelle settimane scorse, il premier Boris Johnson aveva annunciato che tutti gli abitanti di Hong Kong che hanno i requisiti per ottenere un passaporto britannico possono chiedere un soggiorno senza visto per la durata di 12 mesi, con la possibilità di rinnovo e di avere un permesso di lavoro. Con questa mossa, Johnson vorrebbe dare la possibilità ai cittadini di Hong Kong di richiedere la cittadinanza britannica. Il passaporto che i cittadini di Hong Kong possono ottenere si chiama British National Overseas e riconosce agli hongkonghesi lo status di cittadini delle dipendenze britanniche. Il BNO risale agli anni ’80, quando Hong Kong era ancora una colonia del Regno Unito. “Se la Cina imporrà la sua legge sulla sicurezza nazionale, il governo britannico cambierà le sue regole sull’immigrazione e consentirà a qualunque residente a Hong Kong in possesso di questi passaporti di venire nel Regno Unito per un periodo rinnovabile di 12 mesi e di ottenere ulteriori diritti di immigrazione incluso il diritto al lavoro che li porterà verso la cittadinanza”, aveva detto Johnson.

Cosa prevede la legge sulla sicurezza nazionale

Con la nuova legge sulla sicurezza nazionale, la Cina ottiene nuovi poteri su Hong Kong. Verrà infatti istituito un ufficio di sicurezza a Hong Kong, con forze dell’ordine alle dipendenze dirette della Repubblica Popolare Cinese, e che quindi non dipenderanno dalle autorità di Hong Kong. Inoltre, adesso le leggi cinesi avranno la priorità sulle leggi di Hong Kong. Se una legge di Pechino dovesse entrare in conflitto con una di Hong Kong, prevarrà la legge cinese.

Con la legge sulla sicurezza nazionale, diversi reati diventano adesso veri e propri atti di terrorismo. Ad esempio, i danni al trasporto pubblico sono ora considerati atti terroristici.

Lascia un commento