Brevi dall’Italia e dal mondo oggi 03.06.2020

di Francesco Caputi

 

Italia

AD APRILE CROLLO DELL’OCCUPAZIONE. PERSI 274MILA POSTI DI LAVORO

Nel mese di aprile si è verificato un grave crollo dell’occupazione. Persi 274mila posti. Il calo pesa soprattutto sui contratti a termine (-129 mila in un mese). Allo stesso tempo scende anche il numero dei disoccupati, abbassatosi dall’8,0% al 6,3%, il minimo dal novembre del 2007.

DI MAIO: “OGGI L’ITALIA RIAPRE”

“Quella di oggi è una data molto significativa, da oggi infatti gli italiani potranno muoversi liberamente in tutto il Paese, tra tutte le regioni. Questo è anche un messaggio importante, di rassicurazione, che diamo come Italia al mondo intero. Un Paese che riparte e si appresta a tornare alla normalità. L’apertura totale del Paese ci permette di mostrare agli Stati esteri un’Italia unita e compatta, all’interno della quale è possibile muoversi liberamente”. E’ quanto scrive su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

PAPA FRANCESCO: “IL RAZZISMO È UN PECCATO, MA NO ALLA VIOLENZA”

Papa Francesco, commentando il caso di George Floyd e le proteste negli Stati Uniti, ha definito il razzismo un “peccato”. “Non possiamo tollerare né chiudere gli occhi su qualsiasi tipo di razzismo o di esclusione e pretendere di difendere la sacralità di ogni vita umana. Nello stesso tempo dobbiamo riconoscere che la violenza delle ultime notti è autodistruttiva e autolesionista. Nulla si guadagna con la violenza e tanto si perde”, ha detto il Papa durante l’udienza generale.

MAFIA: BOSS DAVA ORDINI DAL CARCERE

Il boss Pietro Puglisi, condannato all’ergastolo, prima di essere posto al 41 bis, dava ordini dal carcere riguardo alla gestione del clan che aveva la sua base a Belpasso. E’ quanto viene fuori dall’operazione in corso dei carabinieri del comando provinciale di Catania, i quali, su delega della Procura Distrettuale etnea, stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip nei confronti di 20 persone, accusate di associazione mafiosa, estorsione, ricettazione, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. L’organizzazione colpita dall’operazione dei carabinieri era guidata dalla “famiglia” di Puglisi ed è legata a Cosa Nostra catanese, rappresentata dalla cosca Santapaola-Ercolano.

 

Esteri

MEDICI FRANCESI: “L’EPIDEMIA È FINITA”

“L’epidemia è probabilmente alle nostre spalle. Ci saranno dei cluster, dei focolai, che non avranno la stessa intensità della prima epidemia”. E’ quanto ha affermato a RTL il professor Philippe Juvin, primario del pronto soccorso all’ospedale Pompidou di Parigi. Un altro medico, Jean-Francois Toussaint, docente di fisiologia all’Università di Parigi, dice addirittura che, se non si riaprirà tutto velocemente, “avremo dei morti causati dal lockdown e da una riapertura troppo lenta”.

FRANCIA: PROTESTE PER MORTE DI TRAROÉ, RAGAZZO NERO UCCISO NEL 2016

Sulla scia di quanto sta accadendo negli Stati Uniti, anche in Francia si scende per protestare. Stavolta per la morte di Adama Traoré, il ragazzo nero di 24 anni morto nel 2016 mentre era in stato di fermo. “Traoré come Floyd”, “Tutti contro la polizia”, “Rivolta”, questi erano alcuni degli slogan della protesta. La manifestazione era tuttavia non autorizzata, e sono state fermate 18 persone. Di queste, 17 sono state poste in stato di fermo giudiziario.

STATI UNITI: DIVIETO DI INGRESSO PER LE COMPAGNIE AEREE CINESI

Gli Stati Uniti vogliono vietare l’ingresso alle compagnie aeree della Cina a partire dal 16 giugno. Lo rendono noto alcuni media americani. La decisione statunitense potrebbe portare a un ulteriore escalation delle tensioni fra i due Paesi.

CINA A GRAN BRETAGNA: “BASTA INTERFERENZE, HONG KONG NON È PIÙ UNA VOSTRA COLONIA”

La Cina, in risposta alle critiche arrivate dalla Gran Bretagna riguardo all’imposizione della legge sulla sicurezza nazionale, ha avvertito il Regno Unito di smettere di interferire negli affari di Hong Kong, poiché potrebbero verificarsi ritorsioni. E’ quanto ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian. Il portavoce ha “consigliato” “alla Gran Bretagna di allontanarsi dal ciglio del burrone, di abbandonare la mentalità da Guerra Fredda e coloniale, e di riconoscere e rispettare il fatto che Hong Kong sia stata restituita”.

SVEZIA: TROPPI DECESSI A CAUSA DELLA STRATEGIA “SOFT”

In Svezia, durante l’emergenza coronavirus, si sono verificati troppi decessi. Lo afferma in un’intervista alla radio pubblica svedese Anders Tegnell, l’epidemiologo che promosse la strategia adottata dal governo svedese di non imporre misure di restrizione. In Svezia sono morte 4.468 persone.

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