Movida, assembramenti e caos. Fotografi aggrediti a Napoli Scarsi controlli

Movida e assembramenti in varie città italiane dopo il lockdown.

I sindaci si dicono pronti a nuove ordinanze per evitare il peggio e correre ai ripari.

Napoli

Caos fino alle 4 del mattino, assembramenti e bivacchi, schiamazzi, risse tra giovani e residenti esasperati a filmare il tutto. Chi si è trovato dalle parti del lungomare di Napoli la scorsa notte per il primo sabato post lockdown parla di “una follia collettiva”. Migliaia di persone, anche senza mascherina, si sono riversati in strada, a piedi o con le auto, con i marciapiedi utilizzati come corsie preferenziali da auto e moto, nonostante i locali della movida abbiano rispettato il limite della chiusura alle 23.  “Tra clacson e schiamazzi non è stato possibile dormire – spiega un residente che ha l’abitazione di fronte al porticciolo di Mergellina – E’ stato un inferno”.

Un fotografo collaboratore dell’Agenzia Ansa, Cesare Abbate, è stato minacciato e costretto a cedere la scheda con le foto in cui aveva ripreso la presenza di alcuni assembramenti di giovani, molti dei quali privi di mascherina. E’ accaduto poco prima di mezzanotte, in Largo Sermoneta, nella zona degli chalet di Mergellina, dove dopo le 23 in molti si sono riversati una volta chiusi bar e locali. Abbate è stato avvicinato da alcuni giovani che lo hanno insultato e minacciato. L’episodio fa seguito ad altri casi analoghi avvenuti nei giorni scorsi a Napoli, sempre a danno di fotoreporter impegnati a testimoniare col proprio lavoro l’evoluzione della fase 2 in città.

“La parte incivile del nostro popolo ha dato il peggio di sé. A Riva Fiorita, nella zona di Posillipo, centinaia di ragazzi hanno fatto baldoria fino alle 5 del mattino, con musica a palla, bloccando i residenti nelle proprie abitazioni con auto e scooter parcheggiati ovunque e facendo talmente baccano che in pochi sono riusciti a dormire. In tantissimi erano assembrati sugli scogli, molti senza mascherina. Una situazione pericolosa sia per l’ordine pubblico e per la sicurezza, e sia per il contrasto al contagio”. È quanto afferma Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi, che dice di essere stato contattato “da centinaia di cittadini esasperati”. Borrelli pubblica anche il link Fb di un video girato da un residente. “Al Vomero, addirittura, un uomo, durante un controllo ha aggredito due agenti. Situazioni di puro delirio di gente in preda ai fiumi di alcool e all’inciviltà” aggiunge Borrelli.

Roma – Da Ponte Milvio al centro storico, da San Lorenzo a Testaccio si sono ripolate le zone della movida. La polizia locale ha delimitato per alcune ore la fontana dei Catecumeni di piazza della Madonna dei Monti, nel centro storico, per evitare raggruppamenti di persone intorno. In giornata molte persone anche in spiaggia a Ostia.

Bari – Segnalazioni di assembramenti hanno portato in sole tre ore, dalle 21 a mezzanotte, la Polizia locale ad effettuare controlli, sanzionando 18 cittadini che non mantenevano la distanza sociale. Tutti sono stati multati con un verbale di 400 euro ciascuno per aver violato le prescrizioni imposte dall’emergenza sanitaria.

Foggia – Il Covid non ferma la movida foggiana. Centinaia e centinaia di persone si sono riversate nei luoghi della vita notturna per godersi il primo vero sabato della fase 2. Affollato di giovani, ma anche di tante famiglie, il centralissimo corso Vittorio Emanuele. Presi d’assalto i tavolini dei ristoranti e dei bar.

Potenza e Matera – Tanti richiami ma nessun provvedimento: è la linea di azione scelta dalle questure di Potenza e di Matera che hanno dovuto fronteggiare nelle due maggiori città della Basilicata i “classici” spostamenti del sabato sera, mentre stamani la situazione appare più tranquilla.

Rimini – Sono aumentati i controlli anti-movida a Rimini. Dopo l’orario di cena nella zona della Vecchia Pescheria, tradizionale ritrovo di giovani, si è verificata una scena analoga a quella di venerdì, con i vicoli e la piazza pieni di gente. Tanti i gruppetti di amici, molti senza mascherina, in cui non sempre si manteneva la distanza di un metro, nonostante si fosse all’aperto.

Trieste – Grande folla per la movida triestina nel primo sabato dalla ‘riapertura’ ma, sostanzialmente nessuna criticità, come rende noto la Questura che ha effettuato controlli dalle 19 fino all’una di notte, con 25 uomini che hanno monitorato la zona della movida. Gli agenti delle Volanti hanno sanzionato 2 persone perché non indossavano i dispositivi di protezione, entrambe in centro.

Lascia un commento