a cura di Veronica S. Valli
Emergenza Coronavirus: tutti gli aggiornamenti da Napoli e dalla Campania del 15 maggio 2020
Coronavirus: i numeri della Campania
Totale guariti: 2.480 (di cui 2172 totalmente guariti e 308 clinicamente guariti. Vengono considerati clinicamente guariti i pazienti che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione virologicamente documentata da SARS-CoV-2, diventano asintomatici per risoluzione della sintomatologia clinica presentata ma sono ancora in attesa dei due tamponi consecutivi che ne comprovano la completa guarigione).
Il riparto per provincia:
Consueta diretta streaming del governatore della Campania Vincenzo De Luca: “Secondo voi perché il Governo ha fissato la data del 18 maggio? Perché i tempi di incubazione sono di 14 giorni, quindi vediamo se intanto scoppiano nuovi focolai. In Italia si ragiona come se epidemia non ci fosse più, crollata attenzione di tutti, cittadini e istituzioni. Ad oggi abbiamo quadro preoccupante che è la mancanza di controllo. Qui mascherina obbligatoria, ma in Italia ormai non controlla più niente nessuno.
DL Rilancio, de Magistris: di peggio non si poteva fare
Fase 2: le acque del lungomare di Napoli tornano sporche
Lungomare di Napoli, acque di nuovo sporche durante la fase 2. Borrelli e Caselli: “Fermiamo i crimini ambientali. Bisogna agire ora prima che sia tardi e fermare chi sversa illegalmente i rifiuti in mare.” Le acque azzurre e cristalline del Lungomare di Napoli, ammirate ed elogiate durante la prima fase dell’emergenza coronavirus, sembrano ormai soltanto un lontano ricordo. La limpidezza e la bellezza del mare sono state sostituite in queste ore da putridume, immondizia, schiuma marrone e patina d’olio su gran parte del Lungomare, come mostrano le diverse immagini che i cittadini inviano costantemente al Consigliere Regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli.
Ariano, la zona rossa “di serie B” ignorata dal Governo
Nella bozza del decreto legge che istituisce un fondo di 200 milioni di euro a favore dei Comuni ex zone rosse non esiste al momento il nome di Ariano Irpino. Il Governo ha inserito nell’elenco solo le province di Bergamo, Lodi, Brescia, Cremona e Piacenza. Sembra essere stata ignorata la richiesta presentata nei tempi e modi giusti, ben articolata nei vari contenuti da parte del commissario prefettizio Silvana D’Agostino, nelle vesti di sindaco della città del tricolle. La prima richiesta in tal senso in Campania a favore di una delle zone più martoriate da questa emergenza.