MES, Conte non si scusa per la polemica in diretta tv: “Ho smentito vere e proprie fake news”

di Francesco Caputi

Giuseppe Conte non chiede scusa per i toni utilizzati in diretta tv e attacca anche i “responsabili delle testate giornalistiche”

 

Sono passati due giorni dall’attacco alle opposizioni lanciato da Giuseppe Conte in diretta tv, ma il premier non si scusa per aver condotto tale attacco a reti unificate. Anzi, difende con convinzione la sua condotta. In una nota di Palazzo Chigi, si legge che Conte “ha smentito vere e proprie fake news che rischiavano di alimentare divisioni nel Paese e di danneggiarlo, compromettendo il “senso di comunità”, fondamentale soprattutto in questa fase di emergenza”.

Dura anche la reazione contro la Vigilanza Rai e i vertici di Viale Mazzini, intervenuti poche ore dopo la conferenza stampa. Il Presidente della Commissione di Vigilanza Rai Alberto Barachini (di Forza Italia) ha inviato una lettera alla Rai in cui chiedeva pari spazio in televisione ai capi dell’opposizione. Conte ha risposto di non aver “mai chiesto reti unificate” e che “la decisione (di dare spazio ai leader dell’opposizione, ndr) spetterà sempre e solo ai responsabili delle singole testate”.

L’implicito attacco ad Enrico Mentana

Ma gli attacchi di Conte non finiscono qui. Il premier ne ha anche per il direttore del TG La7 Enrico Mentana, il quale aveva criticato Conte “per l’uso personalistico dell’attacco alle due figure dell’opposizione a reti unificate”. “Aspettavamo per oggi un passaggio importante di quel decreto”, aveva detto Mentana, commentando la diretta di Conte. “Aspettavamo delle parole importanti sull’Eurogruppo e sulla task force, il resto è polemica politica”, aveva concluso. Palazzo Chigi attacca implicitamente il direttore del TG La7 e scrive: “I responsabili delle testate giornalistiche sono liberi di sostenere la singolare opinione secondo cui il Presidente del Consiglio non dovrebbe smentire fake news e calunnie nel corso di una conferenza stampa rivolta al Paese, né dovrebbe parlare di un tema rilevante e di interesse generale come il MES”. Mentana, a causa di alcune accuse secondo le quali egli vorrebbe censurare il premier, ha voluto chiarire la sua posizione. “Dirigo telegiornali da 28 anni”, ha esordito il direttore del TG La7. “Non ho mai censurato nessuno. Con me hanno lavorato tanti giornalisti, tra cui anche un influente parlamentare della stessa correte politica del premier, della forza di maggioranza parlamentare: anche a tutti loro potete chiedere se ho mai censurato qualcuno. Il presidente del Consiglio ha tutto il diritto di rivolgersi al Paese, ha gli strumenti per farlo. Ma se in questi giorni ha usato la risorsa della diretta così spesso è perché siamo alle prese con una emergenza grave. Credo che sia giusto ascoltare tutte le volte che ci sono notizie di provvedimenti da parte di chi sta guidando il nostro Paese, ed è il premier Conte. Ma non, per favore le polemiche politiche. Con un evidente rapporto di forza mediatico nei confronti delle opposizioni. E in generale: perché polemiche politiche in questa fase? Per le fake news sulla vicenda MES, che è molto controversa?”, ha detto Mentana, il quale ha inoltre voluto chiarire la sua posizione anche sugli attacchi lanciati da Meloni e Salvini. Secondo il direttore del TG La7, i due leader dell’opposizione sono intervenuti sull’accordo all’Eurogruppo in modo “sguaiato, e sicuramente censurabile dal punto di vista del buon rapporto politico”. Ma, secondo Mentana, Conte “poteva con un post, con un comunicato, con una intervista ristabilire, con forza, la verità. Tutti avremmo ripreso con enfasi una polemica in risposta di Palazzo Chigi nei confronti di quelle accuse”.

Le risposte dell’opposizione

Non potevano mancare le repliche dell’opposizione. “Conte sa benissimo che utilizzare una conferenza stampa per annunciare la proroga del lockdown per attaccare le opposizioni è un atto di bullismo istituzionale”, ha detto Giorgia Meloni. “Questo tentativo di mantenere una rissa costante è un gioco irresponsabile al quale non ci prestiamo”, ha aggiunto.

Arrivano risposte anche dalla Lega, secondo la quale il premier “è ossessionato” nell’attaccare “opposizione e giornalisti”. “Gli italiani”, dice la Lega, “gradirebbero lo stesso impegno nel fornire almeno una mascherina protettiva ad ogni cittadino, invece di chiacchiere”.

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