La solidarietà ai tempi del Coronavirus: le iniziative a Napoli

Gruppi di motorini in giro nei quartieri del centro di Napoli. Si incuneano tra i vicoli stretti. Si fermano e poi ripartono, a missione compiuta. Ma questa volta, non sono le “stese” della camorra ma della solidarietà.

L’iniziativa

Non sono i raid con spari all’impazzata che da qualche tempo seminano terrore tra i residenti ma un modo per aiutare le persone in questo momento così difficile per tutti. Dall’associazione evangelica ‘Tabita onlus’ di Sant’Anna di Palazzo ai Quartieri Spagnoli, da alcuni giorni partono i motorini dei volontari dei quartieri storici per consegnare a domicilio spese con generi di prima necessità ai più bisognosi.

Gli scooter attraversano le strade fino a poco tempo fa teatro di ‘stese’. Mimmo Pazzi, presidente dell’associazione, spiega: “con l’aiuto del Signore e con la forza che ci dà la fede stiamo provvedendo a portare ristoro a decine di persone che non hanno di che mangiare. Noi siamo le braccia e il cuore della gente. La forza è del Signore, con Gesù ce la faremo”.

La “spesa sospesa”

Ma il cuore dei napoletani è grande e questa non è fortunatamente l’unica iniziativa solidale del momento. Nei diversi quartieri della città, sono in tanti gli esercenti che si sono mossi a favore della causa e hanno dato vita all’iniziativa della spesa “sospesa”. Un po’ come storicamente avveniva con il caffè, chi lo desidera può fare una donazione oppure acquistare dei prodotti da destinare a chi non ha la possibilità di comprarli. Qualche giorno fa ha promosso l’iniziativa anche il presidente della Camera Roberto Fico.

Il “panaro solidale”

La solidarietà si fa anche dai balconi. Così, a Napoli, in pieno centro storico, in via Santa Chiara, da un palazzo sono stati calati due “panari”, cioè a dire due cestini, con la scritta “Chi può metta, chi non può prenda”.
E’ una citazione di San Giuseppe Moscati, del quale, nella vicina chiesa del Gesù nuovo, nella piazza che ha lo stesso nome, sono conservate le spoglie mortali del medico santo. Quella stessa frase che oggi è sui panari in via Santa Chiara, era stata scritta davanti a un cappello per raccogliere offerte e donare ai bisognosi.
E ora, con i due panari dai balconi, l’appello è a chi ha di più di pensare anche a chi, in questo momento, si trova in serie difficoltà, al punto da non riuscire nemmeno a preparare un piatto di pasta.

Come aderire

Chi desidera aderire, può informarsi presso i propri market e supermarket di fiducia oppure, per la zona di Chiaia-San Ferdinando-Posillipo  effettuare un bonifico bancario con la causale “Spesa solidale Municipalità I” presso la Banca Etica – filiale di NAPOLI, iban: IT47F0501803400000000126363, intestato a Lilliput società cooperativa sociale onlus; sempre per questa zona, chi invece desidera avvalersi della spesa sospesa può contattare il numero 081.7426504, attivo da lunedì al venerdì dalle 9 alle 13.  Anche la Terza Municipalità di Napoli ha lanciato un’iniziativa a riguardo “InsiemeMaiSoli” con un relativo Iban “Consorzio core” a cui effettuare donazioni Iban: IT 02F 0501 8034  0000 0011 0625 93.

 

(Fonti: Ansa, Repubblica, CorMezz)

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