Il ministro Franceschini a Pompei : “Il grande progetto è ultimato ma la crescita continuerà”

 

“Pompei e’ una bellissima storia di riscatto. Nel mondo era sinonimo di crolli, di file di turisti in attesa davanti ai cancelli per uno sciopero improvviso, di incapacità di spendere i fondi dell’Unione Europea, adesso è l’opposto. E’ un modello nel mondo, come hanno riconosciuto l’Unesco e la stessa Unione Europea, di spesa dei fondi comunitari”.

Cosi’ il ministro per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo, Dario Franceschini, a margine della visita agli scavi per la riapertura delle tre domus Casa degli amanti, Casa del frutteto e Casa della nave Europa, che sono state restaurate, e della conclusione della messa in sicurezza del sito, insieme al Direttore del parco archeologico, Massimo Osanna. Pompei – aggiunge Franceschini – è un luogo che si visita volentieri e che accoglie bene i turisti con giovani archeologi e studiosi che lavorano scavando dove non si era mai scavato. E’ veramente una bellissima storia che dimostra come sia l’Italia effettivamente e che se crediamo in noi stessi e facciamo squadra, con meno polemiche e abbiamo fiducia, possiamo cambiare le cose e farci guardare con ammirazione nel mondo”.

“Il grande progetto di Pompei è ultimato, sono stati spesi bene i 105 milioni, sembrava impossibile spenderli. E sono stati già stanziati oltre 50 milioni, serviranno per proseguire i lavori di scavo e di ricerca. Ci sono 22 ettari ancora da scavare a Pompei”.

“Non è solo un luogo per visitatori – spiega – ma anche un luogo di archeologia e di ricerca scientifica, di innovazione di nuove tecnologie. Ma i lavori a Pompei non finiranno mai, perchè è una città di 60 ettari esposta alle intemperie di 2000 anni e richiederà per sempre una manutenzione e risorse continue. Certo aver avuto 1 milione di visitatori in più in quattro anni consente di avere più risorse da utilizzare per fare questi lavori”.

“Sono previste nuove assunzioni per gestire gli scavi di Pompei? E’ un problema generale della pubblica amministrazione. Qui sono arrivati parecchi giovani, attraverso Ales, che è la società del ministero. Sono state fatte 1.000 assunzioni in Italia per archeologi, storici dell’arte, archivisti, bibliotecari, architetti. Serve molto di più e continueremo a farlo”.

“Dobbiamo continuare a rafforzare il lavoro nel sito, ma la seconda sfida è intervenire fuori dal sito. Ci sono 7 comuni, un territorio sconfinato, pieno di problemi e complessità, dove bisogna creare infrastrutture. La crescita continuerà e deve portare ricchezza. Stiamo completando l’hub ferroviario che consentirà dalla stazione centrale di NAPOLI di raggiungere direttamente Pompei, incrociando con la Circumvesuviana”. Cosi’ Il ministro della cultura Dario Franceschini, a margine della visita al sito archeologico di Pompei. “C’è poi-aggiunge il ministro- anche il turismo religioso. Pompei è una possibilità di crescita che riguarda tutto il mezzogiorno, nel quale si trova un concentrato di bellezza, arte, archeologia, città d’arte, borghi. Investire in questo è adempiere il ruolo istituzionale”.

Lascia un commento