Corteo Whirpool a Napoli. Gli operai: “Il governo riapra il dialogo”

Nelle prime ore del mattino, un centinaio di dipendenti dello stabilimento Whirpool di via Argine si e’ radunato in piazza Municipio a Napoli in attesa di cominciare il corteo verso la sede della giunta regionale campana di via Santa Lucia.

Lo stabilimento della multinazionale è attualmente fermo a seguito della comunicazione dell’azienda, dello scorso 31 maggio, di essere intenzionata a cedere un ramo d’azienda.

Nonostante le ultime notizie dall’azienda, che preannunciano la chiusura dello stabilimento per il prossimo 1 novembre, il clima tra i partecipanti al corteo nei primi momenti della manifestazione non sembrava teso.

I manifestanti,  che mostrano un grande striscione a fondo blu con la scritta bianca “Rsu Whirlpool” e bandiere dei sindacati Fim, Uilm e Fiom alla testa del corteo, sono accompagnati dai blindati delle forze dell’ordine.

Tuttavia durante il percorso verso Via Santa Lucia alcuni dei manifestanti hanno deviato dal percorso concordato attraversando la galleria principe Umberto gremita di turisti, il che ha portato ad un tempestivo intervento delle forze dell’ordine.

Nel corteo è presente anche il segretario generale della Uil Campania, Giovanni Sgambati.

“Bisogna trovare il modo per riaprire il dialogo e questo lo può fare solo il Governo – dice – noi questa mattina spingiamo le istituzioni locali a fare la loro parte, ma c’è una sola condizione, che Whirlpool continui a rimanere a Napoli”.

La Regione si dichiara pronta ad investire fino a 20 milioni allo scopo di creare condizioni favorevoli per far proseguire l’attività produttiva avanzata dal territorio

“Siamo pronti a tutto – dicono gli operai – la Regione sta facendo la sua parte, anche il Governo deve farla. Whirlpool e’ patrimonio di tutti, non può finire una storia così importante”.

 

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