Morto il presidente di Unicredit Saccomanni

E’ morto oggi, all’età di  76 anni, Fabrizio Saccomanni. Era entrato a palazzo Koch nel giugno del 1967, e divento’ direttore generale del 2006. Carica che abbandono’ nell’aprile 2013 quando venne chiamato da Enrico Letta a sedere alla scrivania di Quintino Sella.

Dall’istituto di via Nazionale a via XX Settembre: e’ stato Ministro dell’Economia fino al 22 febbraio 2014 per poi approdare all’Unicredit nel febbraio dello scorso anno come presidente. Il suo nome venne fatto con insistenza come successore di Draghi. Anzi fu l’attuale presidente della Bce a segnalare la sua candidatura alla guida della Banca d’Italia. Non approdo’ alla carica di governatore, ma il suo nome rimase sinonimo di garanzia di rigore dei conti, con un orientamento allo stesso tempo molto aperto ai temi sociali e alle esigenze di crescita

Romano doc, pochi sanno che era un appassionato di sonetti – i suoi preferiti erano i versi di Giuseppe Gioacchino Belli – e che ne scrisse uno ad hoc per dedicarlo a Carlo Azeglio Ciampi, che all’epoca compiva 70 anni. Parliamo di tanti anni fa, quando era nella squadra della Banca d’Italia dove ha svolto gran parte della sua lunga carriera di economista.

Bocconiano doc, Saccomanni era peraltro molto apprezzato sulla scena internazionale: membro del Consiglio di Amministrazione della Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI) e supplente del Governatore nel Consiglio Direttivo della Banca Centrale Europea, dal 1970 al 1975 aveva lavorato anche presso il Fondo Monetario Internazionale in un momento chiave per impostare solide relazioni con gli Stati Uniti.

Fonte Agi

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