UNIVERSIADI: tutte le news

di Marisa Russo

SCHERMA: L’ELOGIO DEL PRESIDENTE

Non c’è medaglia senza dedica e non c’è dedica in cui manchi il pubblico.

È la parola chiave in quest’Universiade della scherma che manda giù il sipario tra numeri da record: per le medaglie vinte, ma pure per la gente passata dalle parti del magico PalaUnisa.

Un bagno di folla che neppure il più ottimista o sognatore di quei ragazzi della corazzata azzurra avrebbe mai immaginato.

Ne va fiero Giorgio Scarso, il Presidente della Federazione Italiana Scherma.

“Concludiamo l’esperienza alla Summer Universiade Napoli 2019 con un bilancio estremamente positivo.

Non solo sul piano dei risultati in pedana dove i nostri atleti hanno ottenuto ben 13 medaglie, di cui 5 d’oro, 3 d’argento e 5 di bronzo, ma anche per ciò che concerne l’ambito dell’organizzazione, degli impianti e, in generale, della legacy.

Napoli 2019 per la scherma italiana sarà anche l’edizione da ricordare per aver permesso di poter contare su un impianto che non rimarrà un’isola ma che anzi potrà continuare ad ospitare importanti eventi, dopo aver avuto queste giornate come banco di prova e con un esame internazionale superato a pieni voti.

Il mio personale ringraziamento va a chi ha avuto la ferma determinazione nel perseguire questo risultato e quindi alla Regione Campania, al comitato Organizzatore, ai vertici Universitari, insomma a tutti i protagonisti coinvolti.

Mi piace anche rimarcare l’entusiasmo, il coinvolgimento e la passione dimostrata dai tanti volontari che hanno coadiuvato l’organizzazione.

È questa un’altra grande eredità che l’evento lascia allo sport italiano”.

Soddisfazione per l’esito complessivo della manifestazione sia in termini di risultati che organizzativi anche Raniero Bernardini, sport manager per la scherma a Napoli 2019.

“Siamo orgogliosi del risultato sportivo ma soprattutto dell’organizzazione dell’evento.

Dalla logistica ai trasporti siamo stati assistiti, quasi coccolati, in maniera certosina. Da italiano mi sono sentito fiero e orgoglioso di quanto costruito”.

 

 

CALCIO, ITALIA-GIAPPONE : 90 MINUTI PER UNA MEDAGLIA

Allo Stadio Arechi, ore 21, l’Italia di Daniele Arrigoni si gioca la finalissima con il Giappone, che ha vinto l’oro a Taipei 2017 e ultimo ostacolo per l’accesso alla finalissima, dopo aver battuto in fila Messico, Ucraina e Francia, all’ultimo secondo al Vigorito di Benevento.

“Una grande soddisfazione, la rivalità con i francesi è sempre sentita, abbiamo lavorato per questo sopperendo anche alla difficoltà di esserci allenati tutti assieme assai meno di altre nazionali – spiega il commissario tecnico della nazionale italiana – ora ci sono i nipponici, che da due anni si preparano per questo obiettivo.

Ma noi giochiamo in casa, a casa nostra, con un pubblico che mi auguro numeroso e che finora ci ha trascinato.

E quindi nulla è scontato, ci crediamo”.

Filippo Strada, autore del gol contro la Francia che è valso l’ingresso tra le prime quattro, è di professione trequartista come papà Pietro, idolo della Salernitana negli anni Novanta.

Si presenta all’Arechi per ricordare ai tifosi salernitani le magie paterne: “Sarà un’emozione indescrivibile giocare nello stadio che ha reso grande mio padre, che mi ha fatto vedere su YouTube centinaia di volte le immagini di quella grande Salernitana.

E dovremo contare sul pubblico per battere il Giappone, sono forti ma giocano a casa nostra..”.

 

SPRINTER ALGERINO COLTO DA MALORE, RICOVERATO AL CARDARELLI

 

È in condizioni stazionarie ma resta in prognosi riservata lo sprinter algerino Mohamed Abdelhakim Guetthouche, vent’anni, colto questa mattina da un heatstroke (colpo di calore) mentre era in procinto di gareggiare sulla pista dello stadio San Paolo di Napoli.

Immediatamente soccorso dal personale che ha prestato le prime cure del caso, l’atleta algerino è stato poi trasportato all’ospedale Cardarelli di Napoli dove è tutt’ora ricoverato.

 

IPPOLITO : “NEL MEDAGLIERE GIA’ MEGLIO DI TAIPEI”

“Ogni giorno migliora la nostra posizione nel Medagliere, non tanto come quantità di medaglie conquistate – attualmente siamo al sesto posto – quanto nella qualità delle medaglie.

Abbiamo già superato nei numeri gli ori conquistati a Taipei, 10 rispetto ai 9 di due anni.

E l’Universiade ancora non è finita, speriamo di continuare a migliorare la nostra posizione.

Ci aspettiamo ancora grosse sorprese nell’Atletica come negli sport a squadra”.

Così Gianni Ippolito, capo della delegazione azzurra a Napoli 2019.

 

LA DELEGAZIONE IRANIANA: “ITALIANI COME NOI, OSPITALI E ACCOGLIENTI”

“Italiani e iraniani hanno la stessa faccia, non vedo tante differenze, entrambi sono popoli amichevoli ed accoglienti”.

Mahsa Mardani, è un’atleta iraniana, studentessa di educazione fisica a Teheran, che all’Universiade Napoli 2019 ha partecipato nelle competizioni del taekwondo.

“Sono soddisfatta della mia gara – dice – il mio team ha vinto un oro e cinque medaglie di bronzo. È andata davvero molto bene”. Mahsa alloggia nel Villaggio Atleti di Caserta ma è spesso a Napoli per incontrare il resto della delegazione iraniana ospitata nel Villaggio Atleti alla Stazione Marittima.

“Caserta è una bella città ma Napoli – aggiunge – è meravigliosa. Finora ho avuto modo di girare un po’ il centro storico nella parte vicina al Porto e sono rimasta affascinata. Solo non mi aspettavo che qui facesse così caldo”.

Per il capo delegazione, Hussain Nazari, docente di taekwondo all’Università di Teheran, una manifestazione come l’Universiade ha il merito di ospitare Paesi di tutto il mondo.

“È davvero importante vedere sotto un’unica bandiera, quella dello sport, atleti provenienti da così tanti Paesi, alcuni anche in conflitto tra loro, che s’incontrano nel segno dell’amicizia e del rispetto.

Lo sport – prosegue – è fondamentale nell’educazione dei giovani studenti.

Anche nelle Università iraniane è molto diffuso, e tanti sono anche i corsi di specializzazione per diverse discipline come il taekwondo, il calcio, la pallavolo”, conclude.

 

TAEKWONDO:  PRIMA MEDAGLIA PER L’ITALIA

A conquistarla Antonio Flecca, bronzo nei -58 kg. Nella splendida cornice del ristrutturato Palazzetto dello Sport di Casoria, il 20enne calabrese, n.46 del ranking mondiale, è stato sconfitto in semifinale dal mongolo Tumenbayar Molom con il punteggio di 11-10.

 

«Sono molto felice di questo risultato. Poteva andare meglio ma sono felice per la medaglia. Grazie soprattutto al pubblico che è stato la carica in più per vincere questa medaglia», così Flecca a caldo dopo la gara.

 

Nel primo incontro l’italiano aveva superato l’australiano Presley Johnson con un convincente 23-6, per poi avere la meglio al golden point anche sul temibile cinese Xiaoyi Chen.

 

 FOLORUNSO REGALE NEI 400 HS: È ORO ITALIA

Una falcata regale, senza avversarie, con l’oro in tasca già alla curva, ai 200 metri.

Ayomide Folorunso incrementa il bottino delle medaglie d’oro dell’Italia con il successo nei 400 metri ostacoli, con il super tempo di 54.74, bissando così il gradino più alto del podio centrato due anni fa, all’edizione di Taipei.

“Sono davvero felice, non è facile correre con i favori del pronostico, ho corso come volevo, la pista mi ha aiutato, nonostante sia nuova di zecca è molto performante, ho potuto facilmente sostenere le mie cadenze.

L’Universiade è una competizione bellissima, ora vorrei visitare Napoli, da quello che ho potuto vedere mi sembra una bella città…”

 

NUOTO: L’ITALIA CHIUDE CON L’ARGENTO DI CAPONI

Con l’argento di Linda Caponi nei 400 stile libero è calato il sipario sulle gare di nuoto.

Teatro dell’avvincente competizione è stata la Piscina Scandone, completamente ristrutturata, implementata anche da una piscina di riscaldamento e unanimemente riconosciuta tra le eccellenze dell’impiantistica della 30^ Summer Universiade Napoli 2019.

Ad impreziosire le gare ha provveduto poi una straordinaria cornice di pubblico, capace di trascinare gli atleti, non soltanto quelli di casa.

Sono state migliaia le presenze nei sette giorni di gara. Buono il bottino di medaglie conquistato dall’Italia, che chiude questa edizione dei Giochi con un oro, di Silvia Scalia nei 50 m dorso, 5 argenti e 5 bronzi.

 

PALLANUOTO: SETTEBELLO E SETTEROSA IN SEMIFINALE

Missione compiuta.

L’Italia ha centrato l’obiettivo delle semifinali di pallanuoto nei tornei maschile e femminile della 30^ Summer Universiade.

Ingresso trionfale in zona medaglia per Settebello e Setterosa. Liquidate in scioltezza le avversarie dei quarti.

Capobianco e compagni si sono agevolmente sbarazzati della Francia alla Stadio del Nuoto di Caserta, trascinati dall’entusiasmo del pubblico di casa.

Eloquente il finale; un 13 a 9 che non ammette discussione.

Analogo trattamento, a Casoria, è stato riservato dalle donne all’avversario di turno, il Giappone, superato con un brillante 12 a 8 finale.

In semifinale gli uomini affronteranno la Russia, L’atteso confronto si giocherà sabato 13 luglio alle ore 12 alla Piscina Scandone.

Nell’altra semifinale saranno di fronte USA e Ungheria Il Setterosa, invece, ritornerà in vasca, sempre alla Scandone, venerdì 12 luglio alle 18 per affrontare in semifinale il Canada. Dall’altra parte del tabellone si daranno battaglia Ungheria e Russia.

 

UNIVERSIADE: LA CARICA DEI VOLONTARI DI NAPOLI 2019

 

I volontari da sempre caratterizzano i grandi eventi multidisciplinari.

Anche per la 30ma Summer Universiade Napoli 2019 sono stati loro ad affiancare il personale in tutte le aree funzionali.

Circa 10.500 quelli che hanno compilato il form di candidatura presente sul sito web.

Step seguente la convocazione e selezione eseguita da Amesci, che ha avuto il compito di gestire i volontari durante tutto l’evento: 3600 le persone selezionate.

A quel punto è cominciata la formazione: una prima fase online su piattaforma e-learning dedicata che comprendeva informazioni sull’Universiade, sulla sicurezza sul lavoro e sulla sicurezza durante i grandi eventi.

E una giornata di training nelle aree funzionali assegnate per ricevere informazioni sulle venue e sulle mansioni specifiche assegnate.

Poi è seguita la fase di training on the job.

Quindici le aree funzionali a cui i volontari sono stati assegnati in base ai requisiti e alle preferenze espresse in fase di selezione.

Sport è la sezione che ne ha accolti di più, seguita da Venue Management, Protocol and Fisu Relations e Transportation.

L’età media di chi si è candidato a fare il volontario per Napoli 2019 è 28 anni.

Non c’erano, però, limiti di età e, infatti, è arrivata la richiesta anche da un 80enne.

Più della metà gli uomini, circa il 55%.

La stragrande maggioranza delle candidature è arrivata dall’Italia ma non sono mancate le domande provenienti da altre parti del Mondo.

Il piatto forte è stato offerto dalla Campania con l’80% delle candidature.

Non stupisce poi che il Piemonte sia la seconda regione più rappresentata, memore dell’esperienza dell’Olimpiade invernale del 2006.

Non solo italiani: 79 i paesi di provenienza.

Tra questi l’Iran, la Grecia, gli Stati Uniti, l’Inghilterra, la Cina.

 

 

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