Addio a Franco Zeffirelli, il grande regista esteta

di E.S.

L’ultimo saluto in Duomo per il Maestro Franco Zeffirelli, scomparso all’eta’ di 96 anni sabato scorso. Il feretro da Palazzo Vecchio, dove da ieri era allestita la camera ardente, e’ arrivato in corteo a San Firenze, sede della Fondazione voluta dal Maestro come omaggio alla citta’. Dopo una breve sosta e’ ripartito alla volta della cattedrale. Gia’ di primo mattino molta gente ad attenderlo. Quando arriva il corteo funebre con le spoglie del Maestro viene accolto da un lungo applauso. Oltre 2 mila le persone che hanno partecipato ai funerali. La funzione religiosa, iniziata alle 11, e’ stata celebrata dal cardinale Giuseppe Betori ed e’ stata accompagnata dal Coro della Cattedrale di Santa Maria del Fiore. Presenti il ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli, Gianni Letta e il sottosegretario agli Affari Esteri Guglielmo Picchi; il presidente della Giunta regionale, Enrico Rossi, con il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, e il sindaco Dario Nardella. Insieme ai figli del regista, Pippo e Luciano, le gemelle Alice ed Ellen Kessler, da sempre legate da grande amicizia a Franco Zeffirelli. Presente infine, in rappresentanza dell’Acf Fiorentina, il braccio destro di Rocco Commisso, Joe Barone. “La citta’, anche accogliendolo per l’ultimo suo saluto nella sua cattedrale, oggi gli manifesta gratitudine, orgogliosa di lui” dice il cardinale arcivescovo di Firenze, Giuseppe Betori, in un passaggio dell’omelia. “Siamo molto contenti, emozionati, per quello che e’ successo oggi a Firenze, un abbraccio straordinario di tutte le autorita’, della citta’, dei cittadini. Una grande emozione. Purtroppo adesso gli abbiamo dovuto dire ‘ciao Franco, ciao maestro'”, spiega commosso Pippo Zeffirelli, figlio del regista Franco, insieme al fratello Luciano. “Chi lo conosceva sapeva che si portava dentro un cruccio non sempre espresso: lui non riusciva a capire come in tutto il mondo lui fosse accolto e celebrato come il simbolo del genio italiano, e come nel suo paese, nella sua citta’, nella sua Patria non tutti avessero la forza di proclamarlo e di riconoscerlo”, afferma il presidente onorario della Fondazione Zeffirelli, Gianni Letta. “Firenze – afferma il sindaco, Dario Nardella – sta restituendo al maestro tutto cio’ che lui le ha dato, ma e’ da oggi che tutti noi dobbiamo impegnarci. Quello che lui ha voluto e’ che la nostra citta’ possa crescere, penso alla sua Fondazione, al centro internazionale per le arti dello spettacolo”.

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