“Dal Sud per l’Italia, cultura, economia, innovazione. Quale futuro?” Dibattito della Fondazione Salvatore con il Premier Conte

di E.S.

“Dal Sud per l’Italia, cultura, economia, innovazione. Quale futuro?” è il  titolo del convegno che si svolgerà domani 18 giugno alle ore 10.30 presso la Villa San Felice di Monteforte (viale Gramsci, 4) sede della Fondazione Salvatore che ha organizzato l’evento in  collaborazione con l’Università Federico II e l’Università Suor Orsola Benincasa.

Introduce il convegno il direttore di Rai Vaticano Massimo Enrico Milone.

Il violinista di fama internazionale Fabrizio Von Arx presenta il suo Stradivari “The Angel” ex Madrileno 1720.

Intervengono il professore Marco Salvatore, il sindaco Luigi de Magistris, il consigliere delegato per gli affari relativi al Mezzogiorno Gerardo Capozza, il rettore della Federico II Gaetano Manfredi, il rettore del Suor Orsola Benincasa Lucio d’Alessandro, il presidente del CNR Massimo Inguscio, il presidente di Unione Industriali Vito Grassi, il presidente della Regione Vincenzo De Luca.Conclude il presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte.

 

 

Il professore Marco Salvatore sottolinea che “sarebbe auspicabile iniziare a elaborare un modello di sviluppo che non sia di semplice allineamento al resto del Paese e dell’Europa ma un modello che, ovviamente relazionandosi ad un contesto più ampio e oramai globale, sfrutti le intelligenze, le competenze, le risorse che questo nostro Sud alimenta e conserva da sempre. Bisogna pensare, o meglio, ripensare al SUD come al centro del rilancio sociale, economico e culturale del nostro Paese.  Affinché questo sia possibile è innanzitutto indispensabile rinunciare a logiche assistenzialistiche”.

Inoltre sul coinvolgimento dei giovani il Prof. Salvatore sottolinea che ” esaltando le nostre specificità, l’arte, la cultura, l’artigianato, il nostro rigore scientifico, la nostra creatività estetica e la nostra manualità, dobbiamo puntare tutto sul nostro capitale umano, i giovani, e la loro capacità di attrarre giovani da altre latitudini, grazie alla naturale attitudine che essi stessi hanno di creare network, fare rete e lavorare insieme”, spiega il professore Marco Salvatore che da questa nuova sede della Fondazione Salvatore intende mandare un messaggio di valorizzazione del Mezzogiorno.

“Vorrei che questi diventino spazi in cui è possibile lavorare insieme. Ciascuno al proprio progetto. A volte in competizione ma più spesso pronti a cogliere tutte le opportunità di collaborazione. È, infatti, necessario ricordare ancora una volta a tutti che, al di là di piccoli guadagni di breve periodo, tutti colgono i vantaggi di una comunità che funziona bene. È necessario, quindi, esplicitare una strategia condivisa e che le principali istituzioni pubbliche e private, così come tutti gli individui che credono che si possa ancora fare qualcosa, si muovano nella stessa direzione, promuovendo le condizioni che rendono possibile la rinascita del SUD. Bisogna puntare sempre più sull’istruzione e sul suo valore imprescindibile, sulla costruzione di saperi condivisi, sulla capacità di far impresa dal basso per costruire una società dal basso, garantendo a tutti la possibilità di inseguire e costruire “qui ed ora” il proprio sogno. È per questo che ringrazio i rappresentanti di istituzioni di ricerca e di cultura così prestigiose, che interverranno oggi. Il rappresentante delle imprese del nostro territorio. È anche per questo che ringrazio il maestro von Arx, perché sono convinto che la bellezza della musica sia una parte importante del complesso insieme di fattori di cui il Mezzogiorno ha bisogno per riprendersi. Per questo ringrazio i rappresentanti del Governo nella persona del Consigliere Delegato per gli affari relativi al Mezzogiorno e del Presidente del Consiglio perché, se è vero che il risveglio del Sud è prevalentemente una responsabilità delle persone e delle Istituzioni del Sud, è anche vero che il Sud è parte di un sistema più ampio e avvertire la vicinanza e il supporto del Governo Nazionale è un fattore importante e che mi riempie di orgoglio”, conclude il professore Salvatore.

Lascia un commento