Notre Dame, incendio definitivamente spento

L’incendio della cattedrale di Notre Dame a Parigi e’ “definitivamente spento”. Lo affermano i vigili del fuoco di Parigi. Domate le fiamme, ora l’interrogativo e’ su “come resistera’ la struttura” rimasta in piedi di Notre Dame de Paris. Lo ha detto, a Parigi, il segretario di Stato all’Interno, Laurent Nunez, incontrando la stampa di buon mattino. “Accantonato il pericolo del fuoco, il problema e’ strutturale: capire come la struttura resistera’ al fuoco violentissimo di questa notte”, ha allertato Nunez. Ci sara’ una riunione di tecnici e architetti strutturalisti francesi per cercare di capire se la struttura e’ stabile e se i vigili del fuoco “possono rimanere all’interno per continuare il loro lavoro”.

IL LAVORO DEI VIGILI DEL FUOCO – Un video pubblicato sulla pagina Facebook del ministero degli Interni di Parigi mostra la lotta dei vigili del fuoco contro le fiamme che hanno devastato la cattedrale di Notre Dame. Sono oltre 400 i pompieri che sono stati impiegati nelle operazioni di spegnimento, uno di loro è rimasto gravemente ferito.

MACRON – “Noi, tutti insieme, salveremo questa cattedrale. Il progetto che abbiamo per i prossimi anni comincerà subito, domani. Ci sarà un appello nazionale ai più grandi talenti, verranno qui e daranno il loro contributo. La ricostruiremo, se lo aspettano i francesi da noi, la nostra storia lo merita”. Queste le parole del presidente francesce Emmanuel Macron.

LE CAUSE DELL’INCENDIO – Le cause dell’incendio potrebbero essere legate ai lavori di restauro che erano in corso nella cattedrale. Le fiamme sono divampate verso le 18.50 a livello del sottotetto, probabilmente tra le impalcature installate per i lavori di ristrutturazione, poi si è propagato in modo estremamente veloce. Per indagare sulle cause e la dinamica del rogo è stata aperta un’inchiesta per “distruzione involontaria a mezzo incendio”, ha annunciato la procura di Parigi. L’ipotesi per ora seguita è quella di fiamme divampate accidentalmente nel cantiere sul tetto della cattedrale. Gli operai del cantiere sono stati già sentiti. Malgrado le polemiche, l’intervento dei Canadair sull’edificio in fiamme è stato ritenuto impossibile: scaricare acqua da un aereo di su questo tipo di struttura avrebbe potuto in realtà “causare il crollo totale”, ha fatto sapere la Protezione Civile francese.

I DANNI – Le immagini della cattedrale in fiamme, trasmesse in diretta per ore, hanno tenuto il mondo con il fiato sospeso e tra i tanti punti interrogativi sul perché non si sia potuto evitare un tale disastro, ora inizia l’inventario di quanto è andato perduto e di quanto può essere salvato. La celebre guglia è crollata e buona parte del tetto è stato ridotto in cenere, anche se la struttura complessivamente sembra salda, hanno fatto sapere i vigili del fuoco dopo aver messo sotto controllo le fiamme. Le prime foto dell’interno scattate dopo l’incendio, mostrano i danni provocati dalle fiamme, ma anche un dettaglio che sui social media viene rilanciato come significativo segno: la croce è rimasta intatta, come fa notare Le Parisien, che ha pubblicato gli scatti fatti tra macerie, fumo, e un grande buco nel soffitto. Al centro della navata, dove sono precipitati prezzi della guglia, la croce è rimasta intatta.

LA RICOSTRUZIONE – Una “colletta nazionale” la ricostruzione di Notre-Dame verrà lanciata in Francia per raccogliere fondi per la ricostruzione della cattedrale simbolo di Parigi e della cristianità in Europa. Da subito è partita una gara di solidarietà, a Parigi, i colossi del lusso si sono mobilitati per ricostruire Notre Dame de Paris, da ore è corsa alle donazioni, invocate peraltro dallo stesso presidente Emmanuel Macron. La famiglia Pinault, a capo di Kering, il gigante del lusso, ha risposto subito all’appello e ha annunciato la donazione di 100 milioni di euro. Poche ore dopo, l’altro big del lusso, Lvmh ha risposto rilanciando e raddoppiando: 200 milioni di euro. L’Ile de France, la regione di Parigi, ha stanziato 10 milioni di euro. Anche in Usa si sono gia’ attivati: la French Heritage Society, un’organizzazione che ha sede a New York, dedita proprio alla conservazione dei tesori architettonici e culturali francesi, ha lanciato una pagina web di raccolta fondi. Andre Finot, il portavoce della cattedrale, ha dichiarato che ci vorranno anni per far tornare la cattedrale al suo antico splendore e che comunque e’ “troppo presto per fare un bilancio sui danni”.

NOTRE DAME, LA STORIA – I suoi gargoyle, le due torri, la guglia centrale rendono il profilo della cattedrale di Notre Dame a Parigi uno dei più riconoscibili al mondo. Un profilo ora mutilato dall’incendio che ha distrutto il tetto, devastando questo capolavoro del gotico e facendo crollare “la flèche”, la guglia che fino a poco fa si stagliava nel cielo della capitale francese. Una guglia che risaliva al 1800, quando tutta la cattedrale, la cui costruzione iniziò nel 12esimo secolo, venne restaurata. Una delle poche parti originali che ancora resistevano al tempo era proprio il tetto crollato per l’incendio, che risaliva all’epoca medioevale. La cattedrale ha infatti una lunga e travagliata storia di distruzioni e rinascite: non è il primo incendio che la colpisce, è sopravvissuta alla devastazione durante la Rivoluzione francese, quando i suoi tesori vennero saccheggiati. Poi fu presa di mira durante il periodo della Comune, (1871) e infine passò indenne attraverso due guerre mondiali. Nonostante tutto questo è stata teatro di numerosi eventi storici, dall’incoronazione di Napoleone alla messa con De Gaulle che segnò la liberazione di Parigi dai nazisti, ed è arrivata fino ai nostri tempi in buone condizioni: patrimonio dell’Umanità Unesco, è uno dei monumenti storici più visitati d’Europa, con 14 milioni di visitatori ogni anno. Ora una nuova distruzione, in attesa della prossima rinascita.

LE REAZIONI – Il mondo è rimasto incollato davanti alle immagini di Notre Dame devastata dall’incendio. Le reazioni di solidarietà e incredulità son arrivate da tutto il mondo, in prima fila i leader europei. “Un colpo al cuore per i francesi e per tutti noi europei”, ha scritto su Twitter il premier Giuseppe Conte.

“È con grande tristezza che sto seguendo gli eventi di Parigi – ha scritto sempre sul social network la cancelliera tedesca Angela Merkel – Queste orribili immagini di Notre Dame in fiamme sono spaventose, è un simbolo della Francia e della cultura europea, i nostri pensieri sono con i nostri amici francesi”.

“I miei pensieri sono con il popolo francese stasera e con chi sta combattendo il terribile incendio alla cattedrale di Notre Dame”, è stato il messaggio di Theresa May.

Solidarietà anche dall’altra parte dell’oceano. “È uno dei grandi tesori del mondo, probabilmente più grande di qualsiasi museo al mondo e sta bruciando” ha detto Donald Trump che come prima reazione in un tweet aveva scritto che forse avrebbero dovuto usare i canadair, una ipotesi da subito esclusa dalla protezione civile: la quantità d’acqua avrebbe fatto crollare la cattedrale”.

Notre Dame è uno dei più grandi tesori del mondo – ha scritto Obama. È nella nostra natura piangere un pezzo di storia perso, ma è nella nostra natura anche ricostruire per il futuro, più forte che possiamo”. “Uno dei più grandi simboli della cristianità, della cultura occidentale e della spiritualità”, ha detto invece il presidente del Brasile Bolsonaro.

 

 

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