Napoli, concorsi truccati per entrare nelle forze armate. 15 avvisi di chiusura indagini preliminari

Un’organizzazione che aveva messo su un vero e  proprio sistema per truccare il concorso. Con le ipotesi di reato di associazione per delinquere, rivelazione di segreto d’ufficio in relazione alla divulgazione dei quiz prima del giorno dell’esame, truffa, ricettazione, riciclaggio ed autoriciclaggio,  contestate dalla  procura di Napoli , 15 persone sono state  destinatarie di un avviso di chiusura per le indagini preliminari che ha notificato questa mattina la Guardia di Finanza.

L’inchiesta riguarda un sistema che ha messo trafugato in vendita le risposte esatte ai concorsi per volontario in ferma prefissata di 4 anni che consentono l’accesso nelle fila delle forze armate e dell’ordine. L’indagine della Procura di Napoli, coordinata dal pm Giancarlo Novelli, ha portato, lo scorso 17 ottobre, alla notifica di una quindicina di misure cautelari in carcere con il beneficio dei domiciliari; per questi indagati ora si profila il rinvio a giudizio. I concorsi sono due nell’anno 2016, sia la prima, che la seconda immissione. Tra le persone arrestate lo scorso ottobre figura Luigi Masiello, generale in pensione dell’Esercito Italiano. Per gli inquirenti della procura napoletana alcune centinaia di candidati avrebbero acquistato, con cifre cospicue, una formula attraverso la quale era possibile ottenere la risposta giusta ai quesiti.

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