Un’organizzazione dedita al traffico internazionale di stupefacenti è stata smantellata con un’operazione congiunta della Direzione investigativa antimafia e della Guardia di Finanza di Avellino. 17 le persone finite in manette. I narcotrafficanti importavano ingenti quantitativi di droga, cocaina e hashish, dalla Spagna, per poi smistarli nelle piazze di spaccio delle province di Napoli ed Avellino. Secondo gli inquirenti a capo della banda c’erano Armando Manzi, imprenditore del napoletano titolare di una nota struttura ricettiva per cerimonie, ed il figlio Oreste. Al loro fianco una schiera di collaboratori, finiti sotto indagine. Dalla indagini è emerso che i vertici della banda avrebbero offerto ospitalità ad Antonio Lo Russo, ex reggente dell’omonimo clan camorristico, tra il 2012 e il 2014, ora collaboratore di giustizia, insieme al quale avrebbe gestito il traffico di droga. Gli arrestati dovranno rispondere dell’accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga. Durante l’attività investigativa le fiamme gialle hanno sequestrato circa 300 kg di hashish, per un valore di oltre 3 milioni di euro, la droga era nascosta in un doppio fondo ricavato nei serbatoi di un tir.
