Napoli, 21enne ucciso a Miano. Era una giovane promessa del calcio (GUARDA IL VIDEO)

di Rossana Russo

Ammazzato con una coltellata al cuore Raffaele Perinelli, ieri sera nel quartiere Miano dove abitava. A sferrare il colpo mortale è stato un giovane di 31 anni che abita nello stesso rione e con il quale Raffaele aveva litigano una settimana fa in un locale di Coroglio. L’assassino si è costituito ed ora è stato sottoposto a fermo dai carabinieri che erano già sulle sue tracce. Secondo la ricostruzione Raffaele stava rientrando nella sua abitazione quando è stato avvicinato dal 31enne che lo ha ferito e abbandonato in strada. Trasportato in una macchina da sconosciuti davanti all’ospedale Cardarelli, è stato lasciato alle cure dei medici. ma non c’è stato nulla da fare.

Oggi tutto il quartiere piange Raffaele che,  figlio di un boss della camorra ucciso in un agguato nel 2003 quando Raffaele aveva solo 2 anni, aveva scelto una strada diversa.

Dalle sue parti era conosciuto come “Lello il calciatore” e rappresentava il modello positivo di un quartiere difficile, il ragazzo del pallone, quello che era riuscito a realizzare il suo sogno nonostante un cognome “pesante”. Aveva militato nelle giovanili del Sant’Agnello, poi nel Gragnano, poi nella Turris.

UCCISO A 21 ANNI SENZA MOTIVO

Aveva militato nelle giovanili del Sant’Agnello, poi nel Gragnano, poi nella Turris. Tutti parlano di lui come un bravo ragazzo nonostante  vivesse in un quartiere difficile e fosse figlio di un pregiudicato ucciso in un agguato di camorra. Dalle sue parti era conosciuto come “Lello il calciatore” e rappresentava il modello positivo di un quartiere difficile, il ragazzo del pallone, quello che era riuscito a realizzare il suo sogno nonostante un cognome “pesante”.

SABATO SERA IL TRAGICO DESTINO: Ammazzato con una coltellata al cuore Raffaele Perinelli, nel quartiere Miano dove abitava. A sferrare il colpo mortale è stato un giovane di 31 anni che abita nello stesso rione e con il quale Raffaele aveva litigano una settimana fa in un locale di Coroglio. L’assassino si è costituito ed ora è stato sottoposto a fermo dai carabinieri che erano già sulle sue tracce. Secondo la ricostruzione Raffaele stava rientrando nella sua abitazione quando è stato avvicinato dal 31enne che lo ha ferito e abbandonato in strada. Trasportato in una macchina da sconosciuti davanti all’ospedale Cardarelli, è stato lasciato alle cure dei medici. ma non c’è stato nulla da fare.

LA MADRE CHIEDE GIUSTIZIA : “Mio figlio era un bravo ragazzo – dice in una intervista al sito del Mattino –  non ha mai avuto a che fare con delinquenti, era un calciatore. Le ragazze che erano con lui la sera del litigio  con l’assassino di mio figlio raccontino la verità. Sul fronte indagini, dopo al confessione adesso si attenda la convalida del fermo del 31enne che ha ucciso il giovane calciatore di Miano.

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