Capaci 26 anni fa, Mattarella: “la mafia sara’ sconfitta”

E’ arrivata al porto di Palermo la Nave della legalità con a bordo i mille ragazzi che hanno viaggiato tutta la notte partendo da Civitavecchia dopo il saluto del capo dello stato Sergio Mattarella. Ad accoglierli il presidente della Camera Roberto Fico, la presidente della Fondazione Falcone, Maria Falcone, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il vicepresidente del Csm Giuseppe Legnini.

De Raho, da politica troppo poca attenzione al tema – “La certezza è che fino ad oggi, anche nelle campagne elettorali, non si è tenuto in alcun conto della priorità della mafia. E’ un tema che non deve essere richiamato solo quando c’è una commemorazione come questa”. Così il procuratore nazionale Antimafia Federico Cafiero De Raho al suo arrivo all’aula bunker di Palermo. “E’ un tema su cui occorre la massima sensibilità da parte di tutti, innanzitutto della politica, che possa stare al fianco di tutti coloro che svolgono una attività diretta di contrasto”.

Fico, sconfiggerla priorità per governo e parlamento – “Questa mattina la sensazione è incredibile. Mi ricordo quel pomeriggio di tanti anni fa, avevo quasi 18 anni. Ero a casa e mi arrivò la notizia dell’uccisione di Falcone di tutta la scorta. Fu un momento che scosse l’Italia e mi ricordo che rimasi molto colpito. Il fatto che io sia in politica come terza carica dello Stato deriva anche da quella sensazione. Ogni Governo e ogni Parlamento devono avere come priorità la lotta alla mafia”. Così il presidente della Camera Roberto Fico a Palermo.

Orlando, rischio sottovalutazione – “Il nostro impianto normativo sulla mafia è tra i più avanzati d’Europa. Non c’è più il negazionismo, nessuno nega l’esistenza della mafia e della sua pericolosità. Vedo forse un rischio oggi che è quello della sottovalutazione del fenomeno se guardo alla discussione politica, alla campagna elettorale che ha preceduto le ultime elezioni, ma anche alla discussione tra le forze politiche che si accingono a governare. Tema presente ma non con la giusta rilevanza”. Lo ha detto il ministro del Giustizia, Andrea Orlando, all’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo per la commemorazione di Giovani Falcone e della scorta. “Credo che bisogna tenere alta l’attenzione – ha spiegato – Chiedo a tutte le forze politiche di essere protagoniste di una lotta alla mafia che non cessi, anche attraverso le denunce”. (ANSA)

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