Al via il festival di Cannes, l’Italia protagonista

In scena la 71esima edizione di Cannes. Tre registe, tanta Asia, un pizzico d’America, omosessualità, lotta sindacale e famiglia in tutte le salse. E due registi che daranno forfait per motivi politici: l’iraniano Jafar Panahi e il russo Kirill Serebrennikov. Questo il menù di minima di questa edizione che si chiuderà il 19 maggio. Ecco in estrema sintesi i 19 film in concorso contro il duetto italiano composto da DOGMAN di Matteo Garrone e LAZZARO FELICE di Alice Rohrwacher.

EVERYBODY KNOWS di Asghar Farhadi con Javier Bardem e Penélope Cruz. Laura viaggia con la sua famiglia da Buenos Aires verso il suo villaggio natale in Spagna. Ma non sarà un semplice ritorno in famiglia: un evento imprevisto cambierà tutto.

EN GUERRE di Stéphane Brizé. Eric Laurent (Vincent Lindon) è a capo di un gruppo di lavoratori pronti a difendere lavoro e dignità quando la loro fabbrica viene meno a un impegno preso e rischia la chiusura.

LE LIVRE D’IMAGE di Jean Luc Godard, 88 anni. Film misterioso, ma forse legato alla storia araba. Si parla di un viaggio del maestro in vari paesi arabi per analizzare questo universo.

PLAIRE, AIMER ET COURIR VITE di Christophe Honoré. La storia d’amore tra due uomini, uno scrittore di Parigi e un giovane che studia a Rennes nei difficili anni Novanta.

BLACKKKLANSMAN di Spike Lee con Adam Driver. La storia vera di Ron Stallworth, poliziotto afro-americano che riuscì ad infiltrarsi nel Ku Klux Klan e a scalare la sua gerarchia.

UNDER THE SILVER LAKE di David Robert Mitchell con Andrew Garfield. Un noir a L.A. con protagonista Sam, ossessionato dal misterioso omicidio di un milionario e dal rapimento di una ragazza.

ZIMNA WOJNA di Pawel Pawlikowski. Un’appassionata love story tra due persone di diversa origine e temperamento con sullo sfondo la guerra fredda negli anni Cinquanta in Polonia, Berlino, Yugoslavia e Parigi.

THREE FACES di Jafar Panahi. Tre diversi ritratti di donna, per il regista iraniano Jafar Panahi, censurato nel suo paese, l’Iran, e premiato a Cannes con la Caméra d’Or nel 1995 per Il palloncino bianco. Il film arriva a tre anni di distanza da Taxi Teheran.

YOMEDDINE di A.B. Shawky. Un lebbroso copto e il suo apprendista lasciano il lebbrosario per un viaggio attraverso l’Egitto alla ricerca delle loro famiglie.

SUMMER di Kirill Serebrennikov. Il regista russo anti-Putin, che non sarà a Cannes dopo essere stato accusato di frode ( è agli arresti domiciliari), porta sulla Croisette la storia di Viktor Tsoi, leggenda del rock sovietico.

ASAKO I & II di Ry–suke Hamaguchi. Dal romanzo di Tomoka Shibasaki la storia di Asako, 21 anni, innamorata di Baku, ragazzo dallo spirito libero che improvvisamente scompare. Due anni dopo la ragazza incontra a Tokyo Ryohei, sosia di Baku, ma con personalità diversa.

GIRLS OF THE SUN Eva Husson racconta di un manipolo di donne in armi. Siamo in Kurdistan, qui si forma un battaglione al femminile che cerca di riportare a casa e liberare donne e figli fatti prigionieri dagli estremisti islamici.

ASH IS PUREST WHITE di Jia Zhangke. Una storia d’amore e lealtà ambientata nel mondo criminale cinese. La ballerina Qiao ama Bin, gangster locale, e durante uno scontro spara per proteggerlo. Viene condannata a cinque anni di carcere.

BURNING del coreano Lee Chang-dong. Il Film, tratto da un racconto breve “Barn Burning” dell’autore giapponese Haruki Murakami, racconta la vite di tre persone completamente diverse che si ritrovano collegate da qualcosa di ‘oscuro’.

SHOPLIFTERS Il maestro del cinema giapponese Koreeda porta a Cannes la storia tenera di una famiglia povera ma felice che si arrangia. Osamu, manovale, e il figlio Shota taccheggiano i negozi per sbarcare il lunario, ma quando incontrano la piccola Yuri infreddolita per strada non ci pensano neppure due volte ad accoglierla nella loro povera casa.

CAPHARNAUM di Nadine Labaki. Una fiaba politica contemporanea ambientata in Libano con protagonista un bambino che si ribella alla vita che gli è stata imposta.

UN COUTEAU DANS LE COEUR di Yann Gonzalez con Vanessa Paradis. Anne, produttrice di film porno, decide di cambiare registro, ma gli attori del suo nuovo film ‘pulito’ diventano obiettivo di un serial killer.

Siamo a Parigi, alla fine degli anni ’70, AHLAT AGACI di Nuri Bilge Ceylan. Un aspirante scrittore ritorna nel suo villaggio natale nella Turchia rurale e viene travolto dalla disperazione del padre che ha accumulato tanti debiti.

AYKA di Sergei Dvortsevoy. Una ragazza kirghisa torna sui suoi passi in cerca del bambino che ha abbandonato in un reparto maternità a Mosca tanti anni prima. (ANSA)

Lascia un commento