Siria, bufera su Mosca-Damasco per ritardi invio ispettori a Duma

“Le Nazioni Unite hanno dato agli ispettori dell’Opac tutte le necessarie autorizzaioni”: cosi’ il portavoce del Palazzo di Vetro, Stephane Dujarric, ha replicato alla versione di Mosca secondo cui gli ispettori non sono ancora entrati a Duma perche’ manca il via libera alla loro missione da parte del dipartimento della sicurezza del segretariato dell’Onu. “Stiamo supportando il team di ispettori il massimo possibile”, ha aggiunto il portavoce. E’ bufera su Siria e Russia dopo le rivelazioni del capo dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche, il quale ha confermato che il lavoro di ispezione a Duma non è potuto cominciare, perché Russia e Siria ritengono non ci siano le “condizioni di sicurezza”. “Armi chimiche sono state usate contro uomini, donne e bambini a Duma. Le notizie sul fatto che gli ispettori dell’Opac hanno bisogno di un pass speciale dell’Onu sono completamente false. La Siria e la Russia devono fermare la campagna di disinformazione e consentire l’accesso senza restrizioni alle aree dell’attacco”, afferma la portavoce del Dipartimento di Stato Heather Nauert. Secondo l’ambasciatore americano Kenneth Ward russi potrebbe aver visitato l’area dell’attacco a Duma e averla alterata con l’intento di fermare gli sforzi degli investigatori dell’Opac di condurre un’indagine efficace. Anche Theresa May accusa la Siria, “sostenuta dai russi”, di cercare di “nascondere” le prove dell’attacco chimico a Duma, in un rapporto alla Camera dei Comuni volto a giustificare i raid. Attacco rispetto al quale la premier britannica ha insistito di considerare “altamente probabile” la responsabilità del regime siriano sulla base di “una significativa mole di informazioni, provenienti da fonti aperte e d’intelligence”. May ha inoltre accusato la Russia di aver bloccato la via diplomatica con i suoi veti all’Onu. “Trump vuole ancora vedere Putin. Pensa che sia meglio per il mondo se loro hanno una buona relazione, ma questo dipenderà dalla azioni della Russia”: lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Sarah Sanders, sottolineando che “noi siamo stati molto chiari, nelle nostre azioni, su cosa ci aspettiamo. E speriamo che cambieranno il loro comportamento”. (ANSA)

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