Aggressione ad Arturo: si paventa l’incidente probatorio

Lo aveva già anticipato qualche giorno fa il Ministro Minniti e ora è effettivamente successo. E’ stato infatti arrestato un altro dei minorenni coinvolti nell’aggressione ai danni di Arturo, avvenuta lo scorso dicembre in via Foria, a Napoli. Dopo l’arresto di un 16enne, detto il Nano lo scorso 24 dicembre, finisce in manette anche il coetaneo soprannominato Genny “tic tac”, mentre restano ancora in valutazione la posizione di un giovane artigiano e di un altro ragazzo iscritto al registro degli indagati. Il Sedicenne è già noto alle forze dell’ordine, poiché ha all’attivo una condanna a due anni e due mesi per una tentata rapina, però mai scontati grazie alla “messa alla prova”, un istituto che consente – con tre anni di buona condotta e con una relazione favorevole dei servizi sociali – di non pagare una condanna definitiva e di rimuovere ogni pregiudizio penale dal proprio curriculum. Ma Genny ha dichiarato di essere innocente e di essere stato vittima di uno scambio di persona, respingendo ogni accusa. A inchiodare Genny è stato proprio Arturo, che ne ha riconosciuto gli occhi e il timbro della voce. Si perché alla base dell’arresto ci sono proprio delle clip audio, ovvero delle conversazioni tra gli indiziati per il ferimento del ragazzo che parlano tra loro prima dell’avvio delle indagini. Da queste registrazioni, Arturo ha riconosciuto la voce del suo aggressore. Oltre alle clip audio, dopo l’arresto del Nano, sono state trovate anche diverse chat, in parte cancellate, in cui i ragazzi della sua cricca gli chiedevano di non confessare l’aggressione al coetaneo. Intanto la Procura per i minorenni ha chiesto un nuovo confronto tra vittima e presunto aggressore. Il clamore del caso e probabilmente il timore di possibili pressioni, volte a far modificare le testimonianze delle due parti offese di questa brutta storia, paventerebbero anche la richiesta di un incidente probatorio per procedere all’esame di Arturo e del ragazzo che poco prima di lui si imbatté nella stessa baby gang riuscendo a sfuggire alla violenza. La decisione però spetta al gip e arriverà nei prossimi giorni.

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