Attacco kamikaze a Kabul: l’Isis rivendica l’attacco

Lo Stato Islamico ha rivendicato la responsabilità della strage di Kabul, avvenuta questa mattina alle 8:25, orario di punta nella vita della capitale afghana, che è costata la vita a numerosi civili, fra i quali molte donne e bambini.

Le autorità locali parlano di oltre 80 morti e più di 300 feriti, ma fanno sapere che il numero delle vittime è destinato a crescere. Un enorme boato, parecchio fumo, un’esplosione potentissima. Un camion cisterna carico di materiale esplosivo è stato fatto saltare in aria da un kamikaze in piazza Zanbaq, nel quartiere in cui si trovano diverse ambasciate, non lontano dal palazzo presidenziale: una delle zone più centrali e sicure della città.

L’esplosione è avvenuta vicino all’ingresso della sede diplomatica tedesca, dove una guardia di sicurezza afghana è morta e alcuni dipendenti sono rimasti feriti, ha fatto sapere il ministro degli Esteri tedesco, Sigmar Gabriel. Cina, Francia, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Iran, tra le ambasciate che hanno dichiarato di aver subito numerosi danni ai loro edifici a causa della violenta esplosione. Da fonti ufficiali della Farnesina si apprende che fortunatamente  tutto il personale dell’ambasciata italiana sta bene e che sono in corso le verifiche di rito. I numerosi feriti sono stati trasportati in diversi ospedali, tra cui quello gestito da Emergency, che secondo il ministero della Salute locale, ha accolto almeno 150 persone.

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