Zuccaro: “Le Ong potrebbero essere finanziate dai trafficanti di uomini”. E’ scontro tra politica e pm

“È giusto che un magistrato parli con gli atti giudiziari e naturalmente lo farò quando e se sarò in grado di formulare imputazioni nei confronti di singoli. Ma adesso, da magistrato, ho il preciso do vere di denunciare un gravissimo fenomeno, criminale, per arginare il quale la politica deve intervenire tempestivamente”.

Lo dice in un’intervista a La Repubblica il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, sulla polemica scatenata dopo le sue dichiarazioni di ieri sul ruolo delle Ong nei salvataggi in mare dei migranti.

“Se si dovessero aspettare i tempi lunghi di un’indagine che sarà complessa e per la quale ho bisogno di uomini e mezzi di cui al momento non dispongo – prosegue Zuccaro – sarebbe troppo tardi. E a ragione, tra qualche tempo, mi si potrebbe rimproverare: ma dov’eri tu mentre succedeva tutto questo? Accadde così anche vent’anni fa quando i colleghi che si occupavano di mafia denunciarono il fenomeno delle collusioni ben prima di avere le prove su singoli soggetti”.

Quanto alle prove che confermerebbero le sue teorie, il procuratore precisa:

“Spero di chiarire una volta per tutte. Quando io parlo di prove intendo prove giudiziarie, da poter portare in un dibattimento. Queste prove non le ho ma la certezza, che mi viene da fonti di conoscenza reale ma non utilizzabile processualmente, che alcune delle navi operano all`interno delle acque territoriali, che vi siano state delle conversazioni dirette, in lingua araba, tra soggetti che stanno sulla terraferma in Libia ed esponenti delle Ong che dichiarano di essere lì pronti a recuperare i migranti, che le navi spengono i trasponder perché non venga individuata la loro posizione, che prendano a bordo migliaia di persone ben prima che si verifichi una situazione di pericolo. E dunque fuori dalle norme di legge”. Ma sul tavolo del procuratore di Catania c’è anche un’altra “ipotesi di lavoro”, che cioè alcune Ong siano finanziate dai trafficanti e che avrebbero come fine destabilizzare l`economia italiana: “Dimmi chi ti finanzia e ti dirò chi sei. Dai bilanci delle Ong che abbiamo acquisito è evidente che abbiano una disponibilità finanziaria enorme. Ora, se è giustificato che organizzazioni di comprovata solidità come Msf o Save the Children possano contare su questa disponibilità, lo è molto di meno per altre. Stiamo lavorando per sapere chi sono questi finanziatori, se oltre quelli dichiarati ce ne sono altri e da dove provengono questi soldi. Che un`organizzazione come Moas possa spendere 400mila euro al mese è un dato – conclude Zuccaro – che merita un approfondimento”.

ANDREA ORLANDO – Non si fanno attendere le reazioni della politica alle dichiarazioni del pm. Il ministro di Grazia e Giustizia Andrea Orlando condanna in modo severo le parole di Zuccaro. “L’importante ora è che attraverso i processi si arrivi a sconfiggere queste eventuali collisioni così come accaduto sulla mafia. Se ci sono le prove bisogna punire, oltre che denunciare”. Orlando ha anche ammesso che c’è il rischio che si faccia di tutta l’erba un fascio circa le Ong e “infatti – ha sottolineato – va detto tutte le volte che non si può generalizzare. Le Ong hanno svolto un ruolo fondamentale in questi anni e non si deve svilire o offendere il lavoro che tante persone hanno dedicato a chi ne ha bisogno”.

LUIGI DI MAIO – “Le Ong devono seguire i protocolli di ingaggio di Triton e Sophia, cioè delle navi della Marina Militare: arretrare, tornare nel canale di Sicilia, poi, quando vengono lanciati i may-day, si interviene. Se andiamo a prendere i Migranti, a portata di acqua-scooter, a 8 miglia nautiche dalle coste libiche, non si tratta di salvataggi. Voglio salvare le vite nel Mediterraneo – aggiunge Di Maio – ma non stimolare l’esodo, perchè abbiamo fatto un altro record di Migranti in Italia, che ci costano 5 miliardi di euro all’anno di business sull’immigrazione da parte di cooperative e societa’”.

E ancora: “Dobbiamo creare delle agenzie dell’Unione europea nei Paesi di transito. In questo modo, quando vogliono venire in Italia, i Migranti devono fare domanda e noi dobbiamo avere la possibilita’ di dire chi puo’ venire e chi no”. “In Paesi come Niger e Nigeria – specifica Di Maio – possiamo fare gia’ da filtro, perche’ dovremmo rispedire indietro l’80 per cento di quelli che arrivano, perche’ non possono restare”.

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