Napoli è stata al centro della scena politica nazionale. Stamattina, nell’auditorium della stazione marittima, si è svolta la prima assemblea di “Articolo 1, movimento democratico progressista“.
I vertici del movimento, D’Alema, Bersani, Speranza e Scotto hanno spiegato quali saranno i punti cardine del loro programma: lavoro, democrazia e soprattutto mezzogiorno. Non è un caso, infatti, che sia stata scelta la città di Napoli per la presentazione del movimento.
ROBERTO SPERANZA
“Noi appoggiamo tutto ciò che consente di superare un Parlamento fatto di nominati per noi questo è il punto di partenza di ogni ragionamento sulla Legge elettorale. Basta con l’idea di un Parlamento che viene deciso nelle segrete stanze di Roma, così si fa un Parlamento di servi non un parlamento di rappresentanti del territorio, noi saremo fermissimi su questo punto che è per noi la base per discutere”.
“Il Pd è diventato Pdr, partito personale e pigliatutto, con dentro tutto e il contrario di tutto. Non mi meravigliano alleanze strane, arriverà presto l’alleanza con Silvio Berlusconi alla quale diciamo di no”.
PIERLUIGI BERSANI
“Il Governo deve arrivare al 2018. Abbiamo intenzione di dare la fiducia a Gentiloni ma ci aspettiamo che il governo ascolti i suggerimenti di una forza che ha una cinquantina di parlamentari e che intende essere nella maggioranza. Già nei prossimi giorni sarà opportuno che ci si incontri tra Gentiloni e i nostri gruppi parlamentari. Il nostro schema si fonda sugli investimenti, perché le detrazioni sono belle cose, le applaudiamo ma dopo un anno siamo da capo”.
ARTURO SCOTTO
“La sfida è dare rappresentanza a quel Mezzogiorno che il 4 dicembre ha alzato la testa e ha rifiutato il disegno costituzionale di Matteo Renzi. Qui è più grande la sofferenza sociale ma allo stesso tempo ci sono risorse, giovani, donne e uomini che possono cambiare questo Paese. È normale partire da Napoli”.