L’ex governatore Bassolino: “I democratici saranno uniti per evitare la terza sconfitta definitiva”

“Ora quel che serve è una riflessione su cosa è successo e su cosa c’è da fare. Insomma, c’è un mondo in subbuglio con Trump e la Brexit, c’è un’Europa incerta e senza prospettive, c’è un Paese segnato da una profonda questione sociale e noi non possiamo restare inchiodati al se sia più giusto consegnarci all’ingovernabilità sei mesi prima o sei mesi dopo”.

Queste le parole dell’ex governatore campano Antonio Bassolino intervistato dal Corriere della Sera che invita alla calma e all’unita, e avverte: “Se non avviamo tutti insieme questa riflessione, per noi, come partito, sarà difficile evitare la terza sconfitta consecutiva”.

Bassolino si dice preoccupato dall’agenda politica. “Bisogna rifarla. Prima vengono i problemi economici e sociali del Paese, poi il resto”, quindi “non possiamo che sostenere con forza il governo Gentiloni. Dentro questa agenda – aggiunge – io vedo il tempo per la discussione interna. E’ cambiando le priorità e privilegiando i problemi del Paese che davvero si fa di tutto per evitare la scissione” .

Per l’ex governatore “da tempo Renzi ha smesso di essere Renzi. Al Renzi determinato, quello col piglio da sindaco che a me piaceva, è subentrato il Renzi del rinvio. Sì, “abbiamo straperso”, ha detto con linguaggio schietto dopo il referendum. Ma quanto ha inciso la parte sociale e politica del voto? Su questo poco si e’ aggiunto”. Sulle elezioni, “il voto è importante, e lo so bene io che volevo le elezioni gia’ nel 2011. Ma ora prima c’e’ da fare una nuova legge elettorale”, afferma Bassolino, secondo cui “serve una legge che dia stabilita’ all’esecutivo e garantisca la giusta rappresentanza al Paese con meno nominati e molti più piccoli collegi”.

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